L'ex direttrice di Rai1 porta l'azienda in tribunale per la sua rimozione dall'incarico proprio alla vigilia del Festival da lei ideato
Sanremo 2020 è stato il Festival del boom di ascolti. La finalissima di sabato 8 febbraio ha fatto segnare addirittura il 60,6% di share. I meriti sono andati soprattutto al conduttore e direttore artistico Amadeus, al jolly Fiorello e al neo-direttore di Rai1, Stefano Coletta. Ma il "Sanremo dei record", come è stato subito ribattezzato, deve la sua fortuna ad un'altra persona: Teresa De Santis, l'ex direttrice dell'Ammiraglia. È stata lei a scegliere Amadeus e ad ideare la formula vincente.
Teresa De Santis, Sanremo finisce in tribunale
La De Santis è passata al contrattacco e ha chiesto ai suoi avvocati di procedere contro la Rai: la dirigente contesta la rimozione dalla guida della rete, avvenuta proprio a poche settimane dall'inizio della kermesse, e chiede il reintegro. Inoltre non avrebbe gradito il fatto che, nel corso delle cinque serate, nessuno l'abbia citata o ringraziata.
L'ex direttrice, fa sapere l'AdnKronos, non ha seguito il Festival in diretta televisiva ma "conoscendolo a menadito in quanto da lei stessa messo in piedi", si sarebbe "divertita a seguirlo nella sua formula più moderna attraverso il download su RaiPlay e YouTube e attraverso gli spezzoni video che le venivano mandati".
Teresa De Santis, Rai 1 e il "Sanremo dei record"
Assistita dallo studio D'Amati e da un pool di consulenti, la De Santis ha inviato una lettera aperta a Repubblica nella quale rivendica i "successi di ascolto e di critica della rete" ottenuti durante la sua direzione.
Incalzato sul tema dai giornalisti, Stefano Coletta ha spiegato l'accaduto, definendolo un "pettegolezzo da condominio", durante la conferenza stampa post-Sanremo.
Nessuno vuole togliere il merito a Teresa De Santis. Ma degli avvicendamenti ci sono sempre stati. Non mi piace che noi dirigenti a volte abbiamo la capacità di indurre la stampa a pubblicare certe cose che si porta via il vento. La stampa non deve veicolare i pettegolezzi del condominio.
Nel consiglio di amministrazione del 21 febbraio potrebbe trapelare qualche indiscrezione da parte di Viale Mazzini.
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