Tg2 nella bufera: prima ha violato la par condicio, ora la Svezia lo contesta

Dopo la diffida dell'Agcom per la sua informazione "incompleta, parziale e non obiettiva", il Tg2 finisce nel mirino dell'Ambasciata di Svezia per un servizio andato in onda il 19 maggio

Il Tg2 diretto da Gennaro Sangiuliano, a forte trazione leghista e sovranista, è sempre più nella bufera. L'Ambasciata di Svezia a Roma ha inviato una segnalazione alla direzione per segnalare che in un servizio dedicato al Paese scandinavo, andato in onda il 19 maggio, "ci sono diverse affermazioni errate". C'è il presunto "fallimento del modello di integrazione" al centro del reportage contestato, nel quale i giornalisti Manuela Moreno e Fabrizio Sileni segnalano "decine di quartieri fuori controllo", dove "la polizia non entra" e "vige la sharia, la legge islamica". Numeri e parole che non tornano ai diretti interessati. 

Tg2, Svezia contesta il tiggì

Il servizio, ancora disponibile sul sito del Tg2, è stato fortemente criticato dall'Ambasciata di Svezia, che fa riferimento ai quartieri descritti dai giornalisti del tiggì come "no go zones".

Non esistono "no go zones" in Svezia. Come nella maggior parte delle grandi città esistono aree socialmente vulnerabili dove, al contrario di ciò che si afferma nel servizio, è stata rafforzata la presenza della polizia negli ultimi anni. Queste aree sono una priorità assoluta per il governo svedese che ha stanziato considerevoli fondi per sovvenzionare progetti per favorire l'inserimento sociale in queste aree. Per esempio con attività rivolte ai bambini e ai giovani, investimenti nell'istruzione, maggiore sicurezza, aumento dell'occupazione. Desideriamo inoltre precisare che in Svezia viene applicata la legge svedese in tutto il paese e la legge è uguale per tutti. Non esistono aree dove viene applicata la legge della sharia.

L'Ambasciata non gradisce neanche il riferimento al "più alto numero europeo di stupri".

La statistica in questo caso dà un immagine errata della situazione. Il malinteso nasce da tre fattori principali. In Svezia ogni atto di violenza sessuale viene registrato come una denuncia a sé stante. Una denuncia può contenere un gran numero di stupri, come per esempio chi denuncia di essere stato violentato più volte dalla stessa persona. Anche in questi casi la polizia deve registrare ogni atto di violenza come un singolo crimine. Un altro fattore che contribuisce al malinteso è la nuova legge sul consenso esplicito, entrata in vigore nel 2018 e che sancisce che il sesso se non è consensuale è illegale, quindi passibile di denuncia. Inoltre la definizione giuridica svedese di cosa è considerato stupro è più ampia che nella maggior parte degli altri paesi e le persone vengono incoraggiate a denunciare le violenze. Per questi motivi la frequenza delle denunce è molto alta e tante persone hanno il coraggio di denunciare le violenze, ritenendo lo stato intenzionato ad aiutarle e in grado di farlo.

Ma non finisce qui. 

Tg2, ambasciata svedese e Agcom bacchettano Sangiuliano

Il Tg2, il telegiornale più rivoluzionato dalle nomine dei nuovi direttori dei Tg Rai espressione del governo giallo-verde, è stato diffidato dall'Agcom (l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) per aver violato le norme della par condicio durante il periodo precedente alle elezioni europee. 

In una nota, l'Agcom ha segnalato alcuni contenuti andati in onda nelle edizioni di venerdì 17 maggio come "visioni parziali" nelle quali si fa "confusione tra cronaca e commento".

In ragione della natura incompleta, parziale e non obiettiva delle informazioni riportate – anche per l'omissione di parti significative di dichiarazioni di terzi e la conseguente distorsione del messaggio generale – rischiano di determinare, anche indirettamente, situazioni di vantaggio o di svantaggio, per determinate forze politiche che la normativa citata vieta espressamente all'interno dei notiziari. 

Fonte foto: https://twitter.com/nunimorenoTg2