Pressing, lo storico programma di Raimondo Vianello, chiuso dopo tre mesi. Al suo posto Tiki Taka
Tiki Taka, lo storico programma di intrattenimento calcistico in onda da 16 settembre 2013 su Italia 1, dopo oltre 190 puntate sul sesto canale della televisione italiana viene spostato su Canale 5.
Ormai storico programma di intrattenimento calcistico, curato da SportMediaset, testata diretta da Alberto Brandi, una volta ripreso il campionato andrà a sostituire "Pressing". O meglio, teoricamente andranno ad unirsi, per dare vita ad un'unica seconda serata che unirà la cronaca e l'attualità calcistica alla critica e all'approfondimento.
Tiki Taka: Da Canale 5 a Italia 1
Tiki Taka, condotto da Pierluigi Pardo, si sposterà su Canale 5 a partire da domenica 20 gennaio 2019, conservando le sue caratteristiche intrinseche, ossia esser un programma di riferimento per gli appassionati di calcio, ma non solo.
Si continuerà, quindi, con le critiche e gli approfondimenti che lo hanno reso famoso e, allo stesso tempo, si darà spazio all'attualità, facendo un'accurata sintesi di tutto il campionato, di tutti i gola e gli highlight dei match di Sere A, delle moviole, delle notizie da tutti i campi e dei commenti dei protagonisti delle diverse giornata.
Un programma non andrà a sostituire l'altro, ma lo ingloberà, lasciando Pierluigi Pardo alla conduzione, insieme a Wanda Nara, con ospiti fissi come Giampiero Mughini e Ciro Ferrara, ma senza escludere ospitate di tifosi, giornalisti sportivi e non e chiunque voglia prendere parte al dibattito calcistico della settimana.
Pressing: una buona idea riportarlo in tv?
Il problema, in fine dei conti, non è nemmeno tanto l'aver chiuso Pressing, ma l'aver scomodato un programma storico, condotto per quasi 10 anni da Raimondo Vianello, per poi chiuderlo dopo appena tre mesi dalla sua apertura e sostituirlo con un programma estremamente simile.
Oltretutto sempre con lo stesso conduttore, Pierluigi Pardo. Era praticamente scontato che non avrebbe avuto una vita lunga, c'è da chiedersi, piuttosto, perchè abbiano praticamente sdoppiato il lavoro di Pardo per poi spostarlo su un'altra rete dopo tre mesi.
Fonte immagine di copertina e foto interna: https://www.facebook.com/PierluigiPardo/