"È una piaga intellettuale che colpisce tutto il mondo": il comico imitatore non si piega al pensiero unico
Il politicamente corretto imperante non piace ad Ubaldo Pantani. In un'intervista concessa a TvBlog, il comico toscano bolla come ridicola e pericolosa l'ossessione per la correttezza politica e la censura retroattiva che pretende di processare il passato senza considerarne il contesto. "Il vero problema è la cancel culture. Ti trovi a dover censurare video del passato e non basta nemmeno evidenziarne la data di pubblicazione. Basterebbe quello per spiegare il segno dei tempi", dichiara l'imitatore.
Ubaldo Pantani: politicamente corretto "follia pura"
Nel mirino di Ubaldo Pantani c'è l'etica dell'annullamento. L'attore rivendica la libertà della creazione artistica e il senso della parodia e ricorda il periodo del suo debutto a Mai dire... nel 2004.
Se una gag in un certo periodo non ha creato problemi è perché in quell'epoca non provocava clamore. Quando feci Gay Meteo 24, la parodia dei meteorini di Sky, i diretti interessati mi chiamarono divertiti e ci ridemmo su assieme. Nessuno si scandalizzò. Ora sarebbe impensabile. Se quello sketch lo rimandassero oggi, verrei massacrato.
In questa stagione Pantani è una delle novità del tavolo di Che tempo che fa sul Nove (è la parodia del suo caro amico Lapo Elkann), torna nel cast di GialappaShow su TV8 (col format Tentescion Ailand) e sarà special guest nella fase finale di Tale e Quale Show. Proprio a Tale e Quale c'è stata una furibonda polemica per l'uso del blackface, la pratica di usare un trucco marcato per assumere le sembianze stereotipate di una persona nera. La Rai si è impegnata formalmente a vietarlo, ma Pantani non è d'accordo.
Follia pura, è una piaga intellettuale che colpisce tutto il mondo. Ti mettono di fronte a ragionamenti profondi, spiegandoti cosa ha rappresentato nel corso degli anni dipingersi la faccia di nero e ti fanno sentire in colpa. A quel punto ti arrendi.
Ubaldo Pantani, blackface di Tale e Quale Show nel mirino
A suo tempo Carlo Conti ha definito il divieto di blackface "una grande ingiustizia" e l'ha aggirato facendo interpretare tutti gli artisti neri alla cantante afroamericana Deborah Johnson. Anche quest'anno, nell'edizione 2023 di Tale e Quale, c'è una sola concorrente a cimentarsi in tutti gli artisti afroamericani: è Jasmine Rotolo, figlia della showgirl Stefania e del sassofonista brasiliano Tyrone Harris.
Sul punto, a Pantani non resta che prenderla con ironia. D'altronde, dinanzi alle sue imitazioni "nessuno si è mai arrabbiato".
Cerco di fare in modo che ci sia poca distanza tra ciò che faccio dire ai miei personaggi e l'imbarazzo che avrei se me li trovassi davanti. La mia spiegazione può sembrare contorta, lo so. Diciamo che tendo a non creare l'abisso, evito di massacrarli. Sono un intrattenitore che fa satira politica e di costume. La nostra è un'arma e dobbiamo farne un uso legato ad un unico obiettivo: far ridere.