Rai3 ha rinviato per la seconda volta la puntata di 'Alla lavagna' con Vladimir Luxuria, che attacca la rete diretta da Stefano Coletta
Vladimir Luxuria non ha gradito la nuova programmazione di Alla lavagna, la trasmissione in cui sono i ragazzi ad interrogare gli adulti. L'ex deputata, attivista per i diritti LGBT, ha registrato da tempo la sua puntata del programma con i bambini che mettono alla prova i grandi. Tuttavia l'episodio, nel quale ha parlato di omofobia e bullismo agli studenti, è stato rimandato da Rai3 per ben due volte, senza apparente motivo. Luxuria ha espresso sui social tutto il suo disappunto per la scelta della rete.
Alla lavagna, Rai censura Vladimir Luxuria?
"Ho appena saputo che per la seconda volta il programma Alla lavagna previsto su Rai3 in cui parlo di bullismo e omofobia in una classe con i bambini è stato spostato, non so quando e se andrà in onda: forse in questo periodo certi temi sono troppo scomodi persino per Rai3?", ha scritto Luxuria in un post sul suo account ufficiale Twitter. Rai 3, tuttavia ha prontamente replicato.
Alla lavagna: Rai 3 replica alle accuse
Con un comunicato ufficiale, la rete diretta da Stefano Coletta si è giustificata adducendo "esclusivamente ragioni di palinsesto" dietro lo spostamento di Alla lavagna. L'ultima settimana di programmazione è stata spostata dall'access feriale di dicembre alla seconda serata del sabato di gennaio.
Da gennaio, infatti, sarà tutto nuovo il sabato sera di Rai3: dalle 20.30 alle 22.30 andrà in onda Le parole della settimana condotto da Massimo Gramellini, a seguire le cinque puntate mancanti di Alla lavagna (con Luxuria, Paolo Cirino Pomicino, Nicola Molteni, Daniela Santanchè e Maurizio Landini) e, infine, i nuovi appuntamenti con Commissari.
"È sorprendente – si legge nella nota – che una scelta tecnica di palinsesto possa aver suscitato tanto clamore, proprio nei confronti di una rete come Rai3 che recentemente ha dedicato Stato civile alle unioni civili e Storie del genere ai percorsi di transizione di genere. Una rete che da sempre fa servizio pubblico dando spazio a tutte le voci".