Where Are You? Dimmi dove sei: il documentario in arrivo su National Geographic

Un documentario tutto italiano che riprende uno degli scatti più iconici dell'esodo dei migranti nel Mediterraneo: Where Are You? Dimmi dove sei arriva in esclusiva su National Geographic.

Il Mar Mediterraneo è stato, negli ultimi anni, ed è uno dei luoghi più importanti per quanto riguarda le migrazioni di popoli. Nell'estate 2014 Massimo Sestini da un elicottero della Marina Militare italiano ha scattato una delle immagini che più rappresentano la crisi migratoria di cui tanto si parla ancora oggi. Where Are You? Dimmi dove sei, documentario di produzione italiana che andrà in onda in esclusiva su National Geographic il 20 giugno 2019, è la storia delle persone che facevano parte di quell'iconico scatto: Sestini prova a rintracciarle per capire quale era fosse stato il loro destino, cinque anni dopo. Se fossero rimasti in Italia, o in Europa, o in qualche modo che fine avessero fatto.

Where Are You? Dimmi dove sei: la foto di copertina di National Geographic

Where Are You? Dimmi come sei oltre a essere diventato un documentario è stata anche la cover story del magazine di National Geographic. Il tutto parte però dall'appello sul web sempre di Nat Geo intitolato proprio Where Are You?, che sperava di ritrovare i migranti che erano su quel gommone. Con il materiale ottenuto si è provato a tracciare una storia comune che riflettesse l'andamento delle migrazioni dai paesi africani in queso arco di tempo in cui la questione migranti si è ingigantita sempre di più.

La foto di Massimo Sestini è stata scattata, come già detto, nell'estate 2014, nelle acque internazionali tra Libia e Sicilia. Questa foto è diventata uno dei siboli della crisi migratoria del Mediterraneo.

Where Are You? Dimmi dove sei su National Geographic

Where Are You? Dimmi dove sei andrà in onda su National Geographic (su Sky Canale 403) il 20 giugno 2019 in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Per quanto riguarda la produzione del documentario, è stata affidata a Doclab per la regia di Jesùs Garcès Lambert