Willie Peyote critica Ermal Meta e due Big, poi fa retromarcia: "Ho detto minchiate"

Ermal Meta, Francesco Renga e Aiello sono finiti nel mirino di Willie Peyote su Twitch: il cantante ora chiede scusa

L'edizione 2021 del Festival di Sanremo non poteva chiudersi senza una succosa polemica. Il protagonista stavolta è Willie Peyote, il vincitore del premio della critica Mia Martini con la canzone Mai dire mai (la locura). Il rapper e cantautore torinese ha commentato con alcuni amici su Twitch quanto accaduto sul palco dell'Ariston dedicando commenti al veleno a tre colleghi Big: Ermal Meta, Francesco Renga e Aiello.

Willie Peyote, Twitch maledetto: cos'ha detto il rapper

Tutto comincia con la serata delle cover, quando Ermal Meta ha cantato Caruso nel giorno del compleanno di Lucio Dalla. Già "è una scelta veramente ruffiana", spiega Willie Peyote, che poi aggiunge. 

Lui canta molto bene, nessuno gli toglierà questa cosa, però Annalisa in confronto è il vulcano dell'Etna in eruzione.

Non va meglio a Francesco Renga, e nemmeno al termine di paragone usato per definire l'esibizione dell'ex Timoria. 

Io credo che Renga, e mi dispiace dirlo perché lui era uno dei rappresentanti della bella vocalità all'italiana, ha cagato sul microfono stasera. O lo penso solo io? A un certo punto, ti dico solo che sembrava Aiello.

Willie Peyote, Ermal Meta replica: il rapper chiede scusa

Le repliche a questi giudizi taglienti non sono tardate ad arrivare. Il primo è stato Ermal Meta, che ha usato per Twitter per "fare un dispetto" al collega e dirgli "quello che penso". 

Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica.

In una serie di storie pubblicate su Instagram, Willie Peyote ha chiesto scusa, spiegando che "con i diretti interessati mi sono già fatto vivo domenica mattina, appena sono stati resi pubblici i video del programma su Twitch, con alcuni ho già chiarito, con altri spero di farlo nei prossimi giorni".

Ovviamente mi rendo conto che alcune frasi non sono propriamente delle uscite felici ed è quindi  giusto che quando dici una minchiata la gente te lo faccia notare.

Il cantante sa "di essere una testa di cazzo" e di essersi "lasciato sfuggire, tra l'altro con le parole peggiori possibili, determinati commenti che potevo risparmiarmi". 

Sono stati detti nell'ambito di un programma con amici comici, che voleva commentare Sanremo con un fare piuttosto goliardico, come se fossimo a casa, per alleggerire un po' la tensione del Festival visto da dentro e da fuori contemporaneamente. Però mi rendo conto che questo non vuole essere una giustificazione, più che altro contestualizzare la cosa. Talvolta il microfono dovrebbero spegnermelo.

Fonte foto copertina: RaiPlay