Richard Linklater, annoverato tra i migliori registi del nuovo cinema statunitense, è noto per aver diretto il film Boyhood, una pellicola girata nel corso di ben 12 anni, per la quale Linklater si aggiudica due Golden Globe, due premi BAFTA e l’Orso d’argento per il miglior regista al Festival di Berlino. Il film, distribuito nelle sale statunitensi nel luglio del 2014, prospetta allo spettatore il vissuto del giovane protagonista Mason Evans (Ellar Coltrane), presentato nel suo sviluppo cronologico: dagli otto ai vent’anni. Sullo sfondo la terra natia dello stesso Linklater: il Texas di oggi, teatro dei vari accadimenti. L’aver girato in un territorio preciso, quale quello texano, consente a Linklater di immortalare alcuni momenti significativi del presente americano: dalla grande sfera della storia statunitense (la guerra in Afghanistan, l’elezione di Obama) alla piccola della famiglia di Mason, tra il divorzio dei genitori, i costanti traslochi e gli spostamenti tra una realtà ed un’altra. Sullo sfondo le melodie dei Coldplay (durante l’infanzia di Mason) e dei Daft Punk (durante gli anni della sua maturità). Numerosi sono anche i rimandi a cult della contemporaneità, come Harry Potter o Star Wars, che fanno della pellicola una preziosa finestra sulla vita di oggi, del popolo di una nazione, ma anche di un giovane texano come tanti altri, ripreso in una realistica quotidianità sorprendentemente vicina allo spettatore contemporaneo.
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