Un gruppo di persone, amici o assoluti sconosciuti, si trovano rinchiusi in una stanza e devono tentare di risolvere una serie di enigmi per poterne uscire. È una definizione di escape room “for dummies” ma se ci legge un neofita ci vuole.
In origine si trattava di un gioco di logica: risolvere enigmi, indovinelli e codici assortiti con un preciso scopo. Poi la logica ha assunto spettacolarità passando per il cinema, è diventata digital interactive con il gaming fino a trasformarsi oggi in una vera e propria mania.
Se gli antesignani nel gioco sono “The adventure game” e “Now get out of that”, rispettivamente lanciati nel 1980 e al 1981, “Scappa - Get out” è l’ultima sofisticata frontiera del genere in ambito cinematografico.
Ma c’è un nuovo titolo di prossima uscita, più volte rimandato a causa dell’emergenza sanitaria, che forse tra qualche mese vedrà la luce: la Sony Picture presenterà al cinema nel 2021 (mese ancora da definire) “Escape room 2” un sequel del fortunato horror del 2019, un successo al botteghino, con un guadagno di 155,7 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 9 milioni di dollari. Avevamo lasciato i protagonisti, sei sconosciuti coinvolti in un gioco pericoloso costretti ad usare l'ingegno per trovare indizi e salvare la propria vita. Siamo ora curiosi di sapere cosa ci riserva il nuovo sequel.
Ma scopriamo ora tra quelli più o meno recenti quali sono gli altri film preferiti dagli escapers.
- “Get out” (citato sopra) è una pellicola del 2017, opera prima del regista Jordan Peele. Sebbene sia stato classificato come horror mostra un meccanismo trappola-fuga assai più sofisticato rispetto a film similari ed è più vicino al thriller perché è stato capace di unire all’intrattenimento un’intelligente satira sociale. Un progetto a basso budget che ha però incassato oltre 250 milioni di dollari e un’ovazione unanime da parte della critica.
- “Quella casa nel bosco” inizia come un qualsiasi horror classico: un gruppo di ragazzi rimane isolato in un posto sperduto. Ma ciò che lo rende differente è ciò che accade quando un gruppo di tecnici inizia a monitorare e a determinare ogni singola azione dei ragazzi.
- 80 minuti di tempo per fornire una risposta su un pezzo di carta con nessuna domanda, chi lo ha visto sa che si tratta inequivocabilmente di “Exam”.
- “The game” come recita il titolo ha a che vedere con un gioco, ma non un gioco qualunque, un gioco di ruolo le cui regole sono però ignote. Dal quale il nostro protagonista cercherà a tutti i costi di fuggire.
- “Cube”: intrappolati in un enorme cubo formato da stanze ognuna delle quali ha sei possibili aperture verso l’orrore o la salvezza.
- “Nine dead”. Uno di loro morirà ogni dieci minuti fino a quando i protagonisti non scopriranno ciò che li lega.
- “Devil”. Intrappolati non in una stanza ma dentro un più claustrofobico ascensore. Un guasto? No, qualcosa di molto più diabolico…
È solo una manciata di titoli in ordine sparso che testimonia l’attenzione del cinema per la fuggi-mania.
Ma se quasi in ogni grande città del mondo vengono proposte delle esperienze live di “escape room” tematizzate, come a Roma ad esempio dove si può scegliere tra l'Annegatore, L'Esorcista parte I e II e gli incubi di Samara di The Ring, vuol dire che, oltre ai film, il pubblico non ha perso la passione per l’interazione diretta, l’esperienza viva che li cala in un percorso di suspense e sfida dove il ruolo cambia da semplici spettatori in veri protagonisti.
Ecco spiegato anche il successo di molti video game, e non stiamo parlando certo di una novità, la novità invece consiste nei giochi accessibili dalla rete (senza consolle o device aggiuntivi) che diventano sempre più apprezzati perché evocano immaginari cinematografici di tendenza, vedi alla voce film & slot, perché di più prossima e agile fruizione, da tablet o smartphone, perché immersivi e soprattutto con accesso gratuito.
Pensiamoci un attimo, ciò che amano gli escapers, andando all’osso, è la consapevolezza che in ogni “partita” giocata dal vivo, nel film, durante un gioco di ruolo o attraverso il gaminng on line, alla base c’è sempre una scommessa che qualcuno vincerà e che qualcuno perderà… insieme ad altro. Tutto dipende dalla posta in gioco.