La Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2021 parla ancora più italiano. Non è soltanto la seconda edizione con la direzione artistica di Paolo Moretti, ma la prima con ben quattro film nostrani (su 24 lungometraggi presentati in anteprima) selezionati nel programma ufficiale della sezione parallela e indipendente del Festival. Ecco quali sono questi titoli e chi sono i rispettivi registi.
Jonas Carpignano: A Chiara è il ritorno alla Quinzaine
Dopo la selezione di A Ciambra nel 2017, Jonas Carpignano torna alla Quinzaine con il suo terzo film, l'atteso A Chiara. Il giovane regista italo-statunitense chiude la "trilogia gioiese" iniziata con Mediterranea. Prodotto da Benh Zeitlin e Dan Romer, A Chiara racconta la storia di Chiara Guerrasio (l'esordiente Swamy Rotolo), una ragazzina di Gioia Tauro segnata dall'addio del padre, partito per un lungo viaggio di lavoro. La 15enne comincia allora ad indagare sui veri motivi che hanno spinto il genitore a lasciare Gioia e scoprirà un'amara verità.
Carpignano ha dichiarato che "è un onore per me presentare questo film a Cannes".
Non vedo l'ora che il pubblico veda il film e scopra l'interprete principale che ne è il fulcro. Vedere Swamy Rotolo diventare Chiara è stato per me una grande gioia. Niente mi rende più felice che immaginare lei e la sua famiglia a Cannes.
Il secondo film italiano alla Quinzaine 2021 è Re Granchio di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, anche loro italo-americani. La collaborazione tra i due è iniziata con il corto Belva nera del 2013 (disponibile su Vimeo) e proseguita con l'acclamato documentario Il Solengo del 2015. Nel loro primo lungometraggio la coppia elabora racconti popolari e leggende della tradizione contadina.
La storia di Re Granchio ruota attorno a Luciano (Gabriele Silli), un ubriacone che alla fine dell'Ottocento vive da reietto in un borgo della Tuscia. Per proteggere la donna che ama dal dispotico principe locale, Luciano finisce in esilio nella Terra del Fuoco. Qui si mette alla ricerca di un mitico tesoro, al fianco di marinai senza scrupoli assetati d'oro: una corsa che si trasforma per lui in un'occasione di redenzione.
Quinzaine des Realisateurs 2021: i quattro film italiani
Il terzo titolo italiano della Quinzaine 2021 è Europa di Haider Rashid. Classe 1985, fiorentino di padre iracheno e madre italiana, il regista è al suo terzo film dopo il debutto Tangled Up in Blue del 2009 e il successivo Sta per piovere del 2013. Europa racconta il difficile viaggio di Kamal (Adam Alì), un giovane iracheno che tenta di entrare in Europa a piedi, attraversando la pericolosa frontiera tra Turchia e Bulgaria lungo la "rotta balcanica". Kamal viene fermato dalla polizia di frontiera bulgara ma riesce a fuggire. Si ritrova immerso in un'interminabile foresta, dove dovrà lottare non solo per la libertà ma anche per la sopravvivenza.
Il quarto e ultimo film italiano è un evento speciale: il documentario collettivo Futura di Pietro Marcello, Alice Rohrwacher e Francesco Munzi. I tre si sono messi in viaggio insieme lungo il nostro Paese per girare un reportage sull'Italia di oggi e i suoi giovani, quelli tra i 15 e i 20 anni. "Noi siamo al servizio del film, siamo gli esecutori, ed è un messaggio che i ragazzi rivolgono al futuro, alle nuove generazioni", ha dichiarato il regista di Martin Eden a Cinecittà News.
Foto copertina: Radical Plans
Foto interna: Ring Film
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