Il successo della quarta stagione di Skam Italia va oltre i confini del nostro Paese. Iman Meskini, l'interprete di Sana nella versione norvegese della serie, si è voluta complimentare in prima persona con la sua "corrispondente italiana", la giovane attrice Beatrice Bruschi. Meskini ha 23 anni, è nata e cresciuta a Langhus ed è figlia di una coppia mista: suo padre è tunisino, sua madre è norvegese.
Sana Skam Norvegia: il post per Beatrice Bruschi
Proprio come nel format italiano, Sana è stata un personaggio ricorrente nelle prime tre stagioni del teen drama e protagonista assoluta dell'ultima. Durante le riprese di Skam Italia 4, Iman è stata invitata sul set e quando il nuovo ciclo di episodi è arrivato su Netflix e TimVision, ha voluto scrivere a Beatrice per congratularsi con lei.
Beatrice, devo dirti che il lavoro che stai facendo è incredibile, sono orgogliosa di te. L'uscita della quarta stagione in Italia è la miglior cosa che potesse accadere. Non vedo l'ora di gustare il risultato finale. Vi ringrazio per avermi invitato sul set a vedere il duro lavoro che avete fatto affinché ciò avvenisse. Sumaya Abdel Qader, ciò che stai facendo per la comunità è grande. Sono orgogliosa di tutto il team.
Sumaya Abdel Qader è stata la consulente di Ludovico Bessegato, il regista e sceneggiatore di Skam Italia, per questa quarta stagione che racconta la realtà dei giovani musulmani italiani. Abdel Qader è una scrittrice e sociologa: attualmente è consigliere comunale della giunta Sala a Milano. Nata e cresciuta a Perugia da genitori giordani, Sumaya è specializzata in mediazione linguistica e culturale e si occupa da tempo di immigrazione, interculturalità, giovani e religioni. Nel 2008 ha pubblicato il libro Porto il velo, adoro i Queen, trasformato dalla regista Luisa Porrino in un documentario.
Sana di Skam Italia conquista i fan
In un post su Instagram, Abdel Qader rivela che lei e Bessegato si sono conosciuti un anno e mezzo fa. I due hanno vissuto insieme quella che definisce "una straordinaria avventura", durante la quale si sono confrontati con rispetto per un'esperienza che "fa star bene e fa crescere".
È stato un incessante scambio di idee, confronti, parole e frasi cancellate e ripensate. Tutto quello che troverete in questa stagione ha un suo perché, pur coscienti che non tutto verrà capito o condiviso da tutti e anzi magari anche diversamente interpretato. Fa parte del gioco. E lo sapevamo. La sfida ora è far tesoro di tutti gli stimoli, riflessioni e idee che ne scaturiscono per fare ancora meglio. Perché questa stagione, questa serie, sono un manifesto alla pluralità, un manifesto all'inclusione e capacità di confronto costruttivo anche con chi la persa diversamente e per questo ritenuto diverso e lontano. Eppure, in qualche modo, siamo solo apparentemente diversi. Alla fine siamo tutti uguali: appassionati di qualcosa, fragili, alla ricerca più o meno consapevole di chi siamo e cosa vogliamo; siamo pieni di difetti e contraddizioni; siamo pieni di paure che ci spingono a volte ad alzare muri, odiare o peggio far violenza. Ma siamo anche pieni di speranza e voglia di vivere, una energia che deve tradursi in una grande e travolgente onda d'amore per la vita.
Resta soltanto da capire se ci sarà una quinta stagione di Skam Italia: l'originale norvegese si è fermato alla quarta, ma Bessegato ha recentemente dato speranza ai fan.
Foto copertina: NRK / TimVision / Netflix
Foto interna: TimVision / Netflix
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