L'anime de L'attacco dei giganti andrà in pausa e gli episodi in programmazione saranno rinviati. Ecco le nuove date.
Brutte notizie per i fan della famosa serie de L'attacco dei giganti che in questi mesi si sono nuovamente appassionati alle imprese di Eren e degli altri protagonisti della serie.
Sembra infatti che per una serie di “coincidenze” l'anime andrà presto in pausa portando ad una riprogrammazione degli episodi futuri. Chi sta seguendo l'anime in contemporanea con il Giappone dovrà quindi portare pazienza ed attendere un po' più a lungo del previsto prima di poter assistere alla fine. Attenzione: da qui in avanti il testo contiene spoiler.
Quando usciranno i prossimi episodi de L'attacco dei giganti
Questo è un tweet con un'immagine tratta dall'anime.
Tra i cambiamenti di programmazione riguardanti la seconda stagione dell'anime ci sarà l'episodio 84 che andrà in onda il 6 Marzo alle 00:15 giapponesi. L'episodio successivo, invece, non sarà più in programma il 27 Marzo ma il 3 Aprile.
Questo perché in quella data è previsto un evento speciale, ovvero l'Anime Japan 2022. Un motivo che può colmare in parte la delusione dei fan ma che sposterà comunque in avanti la fine di questa parte di stagione. Ricordiamo che la serie è visibile su Crunchyroll con sottotitoli in italiano e che gli episodi della quarta stagione sono disponibili in simulcast con il Giappone.
Cosa si sa di un possibile doppiaggio in italiano
Purtroppo, al momento, non si sa ancora nulla riguardo la possibile uscita di un doppiaggio in italiano della nuova stagione. Cosa che ha già creato un gran malumore da parte dei fan e che in passato ha spinto il doppiatore di Eren, Alessandro Campaiola a creare addirittura una petizione. Nonostante la forte adesione da parte dei fan e le critiche aperte a Crunchyroll (che si è difeso) e a chi ha fatto questa scelta, per ora sembra che non ci siano stati riscontri di alcun tipo.
Un vero peccato per tutti coloro che avevano imparato ad amare la serie proprio anche grazie al doppiaggio in italiano e che ora, per poter giungere alla sua conclusione, rischiano di doverla vedere in lingua originale (e con sottotitoli) e con voci che non gli sono affatto familiari.