Gomorra: gli epiloghi di cronaca "vera" del film di Matteo Garrone

Gomorra di Matteo Garrone, uno dei più importanti film italiani del nuovo secolo, racconta quattro storie con le quali viene affrontata la camorra da diversi punti di vista

Gomorra è il film del 2009 diretto da Matteo Garrone, tratto dall'omonimo romanzo scritto da Roberto Saviano e che ha ispirato la serie tv diretta da Stefano Sollima giunta nel 2018 alla terza stagione. Si incrociano quattro storie, tutte col sottofondo della camorra, osservata da più punti di vista e con un realismo in realtà abbastanza astratto e visionario, comunque non fedele ai canoni del naturalismo più puro. Il cast è composto da Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Salvatore Abruzzese, Marco Macor, Ciro Petrone e Carmine Paternoster, affiancati da interpreti non professionisti.

Gomorra, la trama

Le quattro storie di Gomorra sono le seguenti;  Pasquale (Salvatore Cantalupo) è un sarto sotto ricatto; Totò (Salvatore Abruzzese), ragazzino cresciuto a Scampia, non può rimanere insensibile alle sirene dei clan, nonostante la buona volontà della madre e la sua bontà di fondo; Franco (Toni Servillo), uomo senza scrupoli, si occupa dello smaltimento dei rifiuti tossici provenienti perlopiù dal Nord Italia e da altri paesi europei; Marco (Marco Macor) e Ciro (Ciro Petrone) sono due giovani aspiranti criminali, cresciuti col mito dello Scarface interpretato da al Pacino e diretto da Brian De Palma.

Gomorra, gli episodi di cronaca "vera"

L'aderenza di Gomorra al modo della camorra è esemplificata anche da spiacevoli epiloghi legati alla cronaca nera. Per esempio, Bernardino Terracciano, interprete di "Peppe 'O Cavallaro" è stato arrestato nel 2008 nell'ambito di una retata contro il clan dei Casalesi per  favoreggiamento, estorsione e detenzione abusiva di armi da fuoco. Destino simile per Salvatore Fabbricino, comparsa nel ruolo di uno dei tanti manovali della camorra presenti nel film, e per Giovanni Venosa, il capoclan che ha ordinato l'omicidio di Marco e Ciro.

Ha fatto anche scalpore il duplice omicidio di Arzano, che nel 2014 è stato messo in atto proprio secondo le modalità rappresentate dal film di Garrone. Del resto, lo stesso Garrone è statoa ccusato di aver parlato con i boss della camorra per avere facilitazioni nella realizzazione del film, polemica poi finita come una bolla di sapone.

Matteo Garrone, L'imbalsamatore

Prima di Gomorra, Matteo Garrone ha realizzato un altro film che, pur non affrontando direttamente la tematica della camorra, sfiora quel contesto, e che soprattutto anticipa più di un elemento stilistico, ambientale e "scenografico" del film tratto dal romanzo di Roberto Saviano; L'imbalsamatore (2004), ambientato nel casertano e in un luogo simbolo dello sfruttamento del territorio da parte della malavita esattamente come le Vele di Scampia; il Villaggio Coppola, tra i simboli dell'abusivismo edilizio. Anche L'imbalsamatore è ispirato, del resto, ad un fatto di cronaca nera riprendendo la torbida vicenda del "Nano di Termini".

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