Ecco una lista di cinque film che fanno della sensualità la loro bandiera portante: da 'Io sono l'amore' a 'Eyes Wide Shut'.
I film che esplorano le relazioni tra le persone tendono ad essere romantici, al fine di esplorare il desiderio e la connessione o per gravitare sull'erotico o sul sessuale. Tuttavia, pochissimi film esplorano il lato sensuale della condizione umana. Il coinvolgimento dei sensi, la gratificazione del tocco fisico o l'aspetto tra gli umani. Certo, questa sensualità può portare a sessualità, ma nei 5 film che vi mostriamo di seguito, i cineasti sono più interessati all'essere sensuali.
Film sensuali: Io sono l'amore, Eyes Wide Shut, Il danno
Partiamo con Io sono l'amore: il film del 2010, diretto da Luca Guadagnino, esplora i desideri nascosti di una famiglia borghese a Milano, che non aspira a nulla socialmente o fiscalmente, cosa che permette ai personaggi di esplorare veramente i loro desideri più profondi.
Vediamo lentamente il sensuale risveglio del capo famiglia, interpretato da Tilda Swinton. Lei è originaria della Russia, quindi si sente come un outsider in questa famiglia.
Di conseguenza, si avverte come se non smettesse mai di cercare un vero senso di appartenenza, così inizia una relazione con l'amico di suo figlio. Non ci sono scene di sesso esplicite, ma scene in cui l'attrice è distesa nuda in un giardino fiorito, immersa in un contesto che trasuda arte. Sentiamo che c'è più che la voglia di una conquista o di una storia d'amore.
Citiamo Eyes Wide Shut: film del 1999, in cui Stanley Kubrick ha adattato il romanzo del 1926, Doppio Sogno di Arthur Schnitzler. La pellicola esplora la vita del Dr. Hartford che gironzola attorno a una New York intrepida dopo che sua moglie, Alice, gli ha avuto una relazione un anno prima. Questo mostra un movimento di eventi che ruotano tutti intorno alla libido, ai sentimenti nascosti e alle occasioni perse.
Include un'orgia mascherata in cui non c'è nient'altro che il comportamento erotico, sessuale e perfino barbaro di una società clandestina di uomini.
La moglie nuda viene accarezzata da un ufficiale di marina completamente vestito in una rivisitazione in bianco e nero di ciò che potrebbe essere accaduto. Non c'è sesso, solo lo sfregamento carnale della pelle, la sensazione sensuale di voler essere desiderati, amati. Ciò spinge Hartford a stabilire una connessione, capire o rispondere a ciò che sua moglie stava contemplando.
Passiamo a Il danno del 1992: non estraneo all'aspetto fisico e al desiderio di sensualità, Malle esplora una relazione profondamente provocatoria tra gli europei delle classi agjate, nell'adattamento del romanzo di Josephine Hart. Il film parla della relazione adultera tra Jeremy Irons, Juliette Binoche e molti altri in un'atmosfera lontana e inquietante dei primi anni '90.
Malle ha dichiarato che questo film è stato il più difficile mai girato, soprattuto nel coordinare i suoi attori; tante, infatti, furono le emozioni provenienti dai personaggi, che lo coinvolsero più del dovuto. Vanno sempre troppo lontano per soddisfare il loro bisogno di sensualità.
Ad esempio, Anna racconta a Stephen, dopo un incontro sessuale, che suo fratello si è suicidato dopo aver espresso il desiderio per lei durante la loro adolescenza, poco dopo la confessione di Stephen di voler toccarla. Si tratta di quel contatto fisico tra i personaggi, dei loro impulsi, la direzione insensata delle relative conseguenze e il danno effettuato, perché la loro sensualità semplicemente non poteva essere controllata.
Film con storie sensuali
Nella lista, inseriamo anche Nenette e Boni, film del 1996, diretto da Claire Denis: la regista esplora diverse storie sulla brama dell'amore, dell'amore platonico, fino alla confusione sentimentale legata a tale sentimento.
È la storia di un collaboratore abituale, del pizzaiolo Gregoire Colin Boni e della sua brama per la moglie del fornaio, Valeria Bruni Tedeschi. In tutto il film, c'è questa connessione sensuale tra lui e lei, dal guardarla le mani coperte di farina, la sua scollatura mentre si china per aiutare un cliente, fino a quando accarezza appassionatamente anche la pasta, immaginandola.
Quest'ultima potrebbe essere la scena più sensuale tra un uomo e un pezzo di cibo commestibile. La seconda storia riguarda Boni e la sua sorella Nenette. Nonostante la sensualità e l'amore rigorosamente platonico, c'è una profonda comprensione della loro relazione e i due hanno una chiara storia passata, ma sono i loro brevi momenti di contatto e conforto in cui sentiamo quell'intimità.
La Denis consente ai suoi personaggi di crescere nel suo mondo narrativo, ma in maniera puramente sensuale: non c'è alcun incontro sessuale tra Nanette e la moglie del fornaio, solo quelle brevi interazioni e l'eventuale amicizia. Il resto è puramente nelle menti frammentate del personaggio.
Chiamami col tuo nome, film del 2017, diretto da Luca Guadagnino: parla del primo amore di Elio e dello studente laureato Olivier nel corso dell'estate trascorsa nel nord Italia nel 1983. Mentre questi due personaggi si muovono l'uno attorno all'altro nel più vicino degli spazi di prossimità e intimità, finalmente realizzano di appartenersi.
Per gran parte della prima metà del film, i due sembrano leggermente rivali o gelosi dell'altro. Questo non significa che non ci sia antipatia, ma una forma di verbosità che esplora ciò che sta accadendo tra di loro.
Mentre Elio cerca di attirare l'attenzione di Olivier, ballando e Olivier che fa a Elio un rapido massaggio alla schiena sotto il sole estivo, si scambiano continuamente segnali prima che tornino in sé. La seconda metà del film scorre proprio come un lungo giorno di agosto con l'accompagnamento delle canzoni di Sufjan Stevens.
Tuttavia, Guadagnino ancora una volta crea una storia d'amore che sembra così perfetta che non dovremmo nemmeno vederla. Ad esempio, durante la loro prima esperienza amorosa, la telecamera si allontana, fornendo uno sguardo sulla notte estiva mentre i loro suoni svaniscono, solo per vedere i corpi interconnessi di Elio e Olivier nel loro modo più puro e forse nella definizione di un'immagine sensuale.
Infine, menzioniamo In the Mood for Love, film del 2000, diretto da Wong Kar-wai, che parla di due sposi che hanno, rispettivamente, una relazione extraconiugale.
Il film è abbastanza semplice, in quanto i due si consolano reciprocamente con gli amanti. Tutto ciò che deve essere detto non ha bisogno di dialogo; gli scambi di sguardi superano qualsiasi scena di sesso e il desiderio di questi due personaggi che vogliono esplorare ma che non possono, per via di leggi morali è sensuale nella forma più pura.
L'uso di oggetti, la simmetria circolare nell'inquadratura o semplicemente il fumo sotto una luce fluorescente evocano un senso di sensualità. Ma come possono gli oggetti materiali aumentare la sensualità? È quell'uso di mistero e abilità artistica che lo permette,
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