Taylor Sheridan debutta alla regia con un thriller meditato con Elizabeth Olsen e Jeremy Renner impegnati nella ricerca di un assassino.
Se già il suo lavoro da sceneggiatore al servizio di registi come Denis Villeneuve (per Sicario) e David Mackenzie (per Hell or High Water) aveva fatto intuire al grande pubblico le potenzialità di un autore come Taylor Sheridan, statunitense, classe 1970, adesso la sua prima prova da regista, I segreti di Wind River, conferma ciò che prima era solo un presentimento, ovvero che Sheridan è destinato a diventare uno dei nomi di spicco nel nuovo cinema americano. Se già in quella storia di rapinatori di banche con protagonisti Chris Pine e Ben Foster era chiara l’attitudine di questo cineasta nel raccontare una vita fatta di crudeltà e ferocia, dove ogni azione sembra comportare conseguenze molto più gravi e drammatiche del gesto che le ha provocate, I segreti di Wind River usa ancora una volta l’ambiente non come elemento estetico, ma come spazio nel quale si rivelano le dinamiche che governano le comunità che lo abitano.
I Segreti di Wind River: la trama del film
Il regista In seguito al ritrovamento nella neve del corpo senza vita di una giovane ragazza di 18 anni, Natalie Hanson, scoperto dal cacciatore di predatori della contea Cory Lambert (Jeremy Renner), l’Fbi invia sulla scena del crimine una delle loro agenti meno esperte e preparate ad affrontare il duro inverno del Wyoming: Jane Banner, interpretata da una bravissima Elizabeth Olsen. Sarà proprio la relazione fra chi quelle terra senza giustizia e senza speranza le abita da sempre (il cacciatore) e chi invece è capitato lì per caso (l’agente), portandosi con sé il retaggio culturale della città che non appartiene a posti selvaggi come quelli in cui è stata invita, a costituire uno degli elementi di maggiore efficacia del film. Se quello che dovrebbe essere “l’eroe” della storia non è interessato ad altro che non sia la vendetta personale, è chiaro come il solo personaggio realmente animato da buone intenzioni sia anche il solo estraneo a quei luoghi feroci dove si può morire per lo sparo di un fucile o per essere rimasti per troppo tempo al freddo con i piedi nudi (come quelli della ragazza ritrovata sepolta nella neve).
Ma i due protagonisti sembrano incarnare anche due paradigmi di cinema differenti, quello del giallo e quello del western, che I Segreti di Wind River decide di seguire parallelamente fino a scegliere una sola delle due strade con la resa dei conti finale, che chiarisce lo scopo stesso del film e rivela allo spettatore la sola legge possibile in quelle terre abbandonate dallo Stato. Un’assenza che è testimoniata anche dalle descrizioni che il film fa dei suoi personaggi secondari, spesso ragazzi che hanno rinunciato al college o ad una carriera nell’esercito per perdersi nella droga o genitori violenti e razzisti che passano la maggior parte del loro tempo fuori di casa, per lavoro o per concedersi una bottiglia di whiskey lontano dagli occhi indiscreti dei loro figli e delle loro mogli.
I Segreti di Wind River: la recensione del film
Ma ciò che davvero colpisce de I Segreti di Wind River è la maniera con la quale sembra rendere consapevole il proprio pubblico di una violenza non sempre voluta o cercata dai personaggi, ma in qualche modo ineluttabile perché propria dei luoghi in cui si svolge la storia. Così l’escalation di violenza finale, che scoppia con un clamoroso fragore e una buona dose di sangue e pallottole, stupisce per ferocia e crudeltà ma non arriva inaspettata. Perché Sheridan, sin dai primi minuti, prepara chi guarda a quello che avverrà poi alla fine, come se la violenza fosse solo rimandabile, ma non davvero eludibile. Ad accompagnare le immagini de I segreti di Wind River c’è la colonna sonora composta da Nick Cave e Warren Ellis, che sono ormai i musicisti più indicati per ideare le musiche di questi western contemporanei, che seguono codici provenienti da un passato cinematografico ben definito ma che si declinano secondo i gusti del cinema contemporaneo.
Così dai tempi de La Proposta di John Hillcoat (2005) sino a L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007, per la regia di Andrew Dominik, autore di uno splendido documentario proprio su Nick Cave) i due musicisti australiani sembrano aver raggiunto una sintesi musicale che rasenta la perfezione e che aggiunge alle immagini una carica di tensione e magnetismo che, da sole (per quanto curate e studiate) non riuscirebbero a trasmettere. Pur rimanendo nell’ambito di un genere ben preciso, Sheridan sembra avere la consapevolezza necessaria per raccontare storie solo in apparenza molto simili tra di loro, in cui l’ambientazione ricopre un ruolo fondamentale in quanto influenza le azioni dei personaggi (che a loro volta sembrano agire in una determinata maniera solo perché costretti ad aderire alle regole del luogo in cui vivono). I Segreti di Wind River aggiorna l’immortale “mito della frontiera” calandolo in un contesto nuovo e moderno, con una grande abilità nel descrivere i propri protagonisti e nel metterli in relazione con ciò che li circonda.
I Segreti di Wind River: ispirato ad una storia vera
Che il regista si sia ispirato ad una storia vera è un dettaglio trascurabile, poichè purtroppo casi del genere sono all'ordine del giorno in diversi paesi del mondo. Ma il suo sguardo della vicenda propone una chiave di lettura intrigante e intensa, da metabolizzare. Pur con alcune incertezze naturali per un’opera prima, Taylor Sheridan sembra avere anche la capacità necessaria a mettere in scena i suoi script impeccabili con una mano sufficientemente salda dal punto di vista della regia (che non sempre è una cosa scontata per i bravi sceneggiatori, come dimostra la prova non del tutto riuscita di Aaron Sorkin dietro la macchina da presa). Per queste ragioni non si può far altro che osservare con interesse cosa ci riserverà nel futuro la carriera di questo regista (che fino a poco tempo fa avremmo definito “promettente”, ma che adesso possiamo già considerare maturo), attualmente al lavoro su Yellowstone, una serie tv dalle atmosfere western che farà il suo debutto su Paramount Network il prossimo giugno e che vedrà come protagonista Kevin Costner.
Voto: 7