Il labirinto del silenzio: un colpo di spazzola sul tragico passato

Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli, italiano trapiantato in terra tedesca, racconta l'Olocausto da un punto di vista inedito

Il labirinto del silenzio (2014) di Giulio Ricciarelli, regista d'origine italiana trapiantato in Germania, si inserisce nel filone dei film che trattano l'Olocausto, con un punto di vista però abbastanza inedito. Non racconta fatti del periodo della guerra e della persecuzione degli ebrei, non racconta vicende emblematiche di uomini e donne che cercarono di combattere l'esplodere del male né è ambientato in un campo di conecentrameto; racconta del dopo, degli anni cinquanta in Germania, e della volontà di un'intera nazione di dimenticare la tragedia del nazismo e dell'Olocausto, di fare finta che non sia mai accaduto. Nel cast Alexander Fehling, Friederike Becht, André Szymanski e Gert Voss. Il film verrà trasmesso sabato 27 gennaio 2018 su Rai Uno alle ore 21,25.

Il labirinto del silenzio, la trama

Siamo nel 1958 in Germania. Nessuno ha voglia di ricordare i tempi del regime nazionalsocialista. Il giovane procuratore Johann Radmann (Alexander Fehling) si imbatte in alcuni documenti che aiutano a dare il via al processo contro alcuni importanti personaggi pubblici che avevano prestato servizio nel campo di conecentramento di Auschwitz. Ma gli orrori del passato e l'ostilità che avverte nei confronti del suo lavoro portano Johann vicino all'esaurimento. E' quasi impossibile per lui trovare l'uscita da questo labirinto: tutti sembrano essere stati coinvolti o colpevoli. e tutti preferiscono ignorare la cosa, come a voler dare un colpo di spazzola sul passato e ignorarlo, anche a costo di darla vinta a chi è stato colpevole.

Le indagini condotte con tenacia dal procuratore porteranno ad ogni modo al via del Processo di Francoforte, iniziato nel 1963, concluso nel 1965 e conosciuto come "secondo processo di Auschwitz".

Giulio Ricciarelli

il regista de Il Labirinto del silenzio, Giulio Ricciarelli, come accennato all'inizio, è un regista d'origine italiana, nato a Milano nel 1965. Ha sempre però lavorato in Germania, come attore in molte serie televisive, come sceneggiatore e come produttore. Ha diretto una serie di cortometraggi che molto hanno circolato nei festival, tra i quali il più famoso è Vincent (2005).

Il labirinto del silenzio è il suo esordio nel lungometraggio, ed è stato il candidato tedesco all'Oscar come miglior film straniero, proprio per l'originalità con cui affronta la tematica bollente dell'Olocausto.

Fonte foto https://www.facebook.com/goodfilms.it/