Oscar al miglior film: ecco i lungometraggi che hanno fatto più incetta di statuette

La classifica dei film più vincenti della storia degli Oscar è fatta di opere imprescindibili, anche con qualche sorpresa.

Il lungometraggio vincitore del premio Oscar come miglior film diventa automaticamente un'opera imprescindibile e spesso riesce ad ottenere altre, e numerose, statuette. Ma quali sono i film più vincenti nelle varie notti degli Oscar? E anche, quali sono i film che hanno vinto la prestigiosa statuetta e sono rimasti vivi nell'immaginario cinematografico mondiale? Ecco le pellicole più vincenti con un'analisi della longevità di ognuna.

Oscar: i film vincitori di più statuette

Per fare una classifica dei film più vincenti della storia degli Oscar è necessario dire che questi che ne fanno parte hanno vinto per forza il premio come miglior film. Ci sono anche dei casi in cui un lungometraggio che ha vinto molti Oscar non abbia vinto quello come miglior film. Per fare l'esempio più eclatante, Cabaret del 1972 vinse 8 statuette, ma non quella più importante.

Ecco la classifica:

1) Il Signore degli annelli: il ritorno del re (2003), Titanic (1997), Ben-Hur (1959), con 11 statuette;

2) West Side Story (1961), con 10 statuette;

3) Il paziente inglese (1996), Gigi (1958), L'ultimo imperatore (1987), con 9 statuette;

4) VIa col vento (1939), Da qui all'eternità (1953), Fronte del porto (1954), My Fair Lady (1964), Gandhi (1982), Amadeus (1984), The Millionaire (2008), con 8 statuette;

5) Shakespeare in Love (1998), Balla coi lupi (1990), La mia Africa (1985), La mia via (1944), Lawrence D'Arabia (1962), Patton, generale d'acciaio (1970), La stangata (1973), I migliori anni della nostra vita (1946), Il ponte sul fiume Kwai (1957), Schindler's List - La lista di Schindler (1993), con 7 statuette.

Film da Oscar: quali sono rimasti attuali?

Alcuni film da Oscar sono rimasti nell'immaginario collettivo, come Titanic e Il Signore degli anelli: Il ritorno del re, ma anche Via col vento - il classico dei classici -, My Fair Lady - grazie a Audrey Hepburn - e anche Lawrence D'Arabia e Schindler's List. Altri titoli, invece, hanno risentito molto del passare del tempo: parliamo dei titoli più vecchi, togliedo quelli nominati in precedenza, ma anche di alcuni come Shakespeare in Love, non più citato quasi da nessuno, o anche Gandhi ad esempio.