Star Wars: Gli ultimi Jedi, quanto manca un cattivo come Dart Fener

La nuova trilogia fatica a decollare ma l'opera di Rian Johnson supera per qualità quella precedente di J. J. Abrams

Se si vuole fare una qualsiasi analisi o recensione di Star Wars: Gli ultimi Jedi non si può non cominciare parlando di Carrie Fisher. L'attrice di Burbank, pur avendo lavorato in moltissimi film, alcuni anche di grande successo come ad esempio Harry, ti presento Sally..., sarà sempre ricordata come la principessa Leia Organa. Impossibile non accostarla all'eroina della saga fantascientifica ideata da George Lucas e non può che far male pensare che nelle prossime pellicole non potrà essere più presente, non per esigenze di copione o per via degli sviluppi della storia, ma per la prematura e inaspettata morte avvenuta il 27 dicembre del 2016 a Los Angeles. A Carrie Fisher è stata dedicata la serata delle prima e, ovviamente, è stato dedicato anche l'intero film come appare scritto sullo scherma una volta che la pellicola è conclusa. Un omaggio doveroso che è giusto evidenziare. Proprio per via del fatto che in Star Wars: Gli ultimi Jedi ha interpretato per l'ultima volta il ruolo della principessa Leia, Carrie Fisher attrae inevitabilmente su di se molte attenzioni e la sua ultima prova di attrice non può che finire sotto la lente di ingrandimento. Una lente che evidenzia, ancora una volta tutte le sue qualità.

Star Wars: Gli ultimi Jedi, una trama arricchita da sprazzi di inutile comicità

Scostandoci dall'argomento Carrie Fisher, di Star Wars: Gli ultimi Jedi va detto che in questa pellicola, ancora più che nella precedente della nuova trilogia, si vede e si sente l'influenza della Disney: in più di un'occasione il film cerca di assumere tratti comici, con battute e situazioni che ben poco hanno a che fare con i capitoli della saga firmati da George Lucas. Un aspetto, quello della comicità, che non convince ma che, fortunatamente, non è stato ritenuto di primaria importanza neanche dal regista, Rian Johnson che lo circoscrive solo ad alcune scene. Per quanto riguarda proprio Johnson, c'è da sottolineare il fatto che nel complesso abbia prodotto un'opera quantomeno interessante, di un livello certamente superiore al Star Wars: Il risveglio della forza (settimo capitolo della saga) realizzato da J. J. Abrams. Il precedente film era stato una vera e propria delusione, l'ottavo invece è certamente più interessante.

Star Wars: Gli ultimi Jedi, cast di buon livello ma personaggi discutubili

Uno degli aspetti che più hanno convinto di Star Wars: Gli ultimi Jedi è sicuramente quello riguardante lo sviluppo avuto da due dei principali personaggi del film: Rey e Kylo Ren. Ora più che mai Daisy Ridley e Adam Driver hanno conquistato la scena ergendosi a protagonisti assoluti. Da sottolineare inoltre l'ottima interpretazione fornita proprio da Adam Driver che ha dimostrato di avere le qualità per ritagliarsi un ruolo sempre più importante nel panorama di Hollywood. Gli aspetti maggiormente negativi del film sono invece legati al vero e proprio maltrattamento che hanno subito personaggi storici come Luke Skywalker e la principessa Leia.

All'interpretazione di Carrie Fisher non si possono muovere appunti, lo si può invece fare all'ideatore di una discutibilissima scena in cui è protagonista nella prima parte del film (chi ha visto il film avrà certamente capito a cosa ci riferiamo, ma non vogliamo svelarlo a chi ancora deve vedere questo Star Wars). Nulla da dire neanche a Mark Hamill, ma è il nuovo Luke Skywalker ad essere irriconoscibile e a non piacere. Ancora più che nel precedente film, in Star Wars: Gli ultimi Jedi deludono i cattivi, coloro che sono stati sedotti dal lato oscuro della forza: nemici in fondo troppo deboli e che non riescono a incutere lo stesso timore che incuteva Dart Fener (o Darth Vader, secondo la versione originale).

Star Wars: la nuova trilogia non decolla

In conclusione Star Wars: Gli ultimi Jedi è un film che guadagna la sufficienza in pagella grazie anche ai suoi effetti speciali e ai suoi costumi, oltre che grazie ai nuovi personaggi della saga, ma non è una pellicola che riesce a emozionare o esaltare come quelle della trilogia originale. Rian Johnson ha certamente fatto un lavoro migliore rispetto a quello portato a termine dal suo predecessore J. J. Abrams, ma l'impressione che lascia è che con il materiale a disposizione avrebbe potuto fare certamente di meglio.

Voto: 6

Frase:
“Ho visto questa forza bruta solo una volta. Allora non ebbi paura. Ne ho adesso”

Fonte immagine di copertina: https://www.facebook.com/StarWars.it/