Toy Story 4 è la degna prosecuzione di una saga iniziata addirittura nel 1995
I sequel di film di successo, spesso, deludono. E quando un film torna nei cinema con un nuovo capitolo, a distanza di molti anni dalla chiusura di un trilogia che aveva avuto un gran successo, riuscendo a conquistare anche la critica oltre che il pubblico, il rischio di delusione è alto: non è però successo con Toy Story 4. Sono passati nove anni dall’emozionantissimo Toy Story 3 - La grande fuga e la Pixar ha deciso di tornare a puntare su uno dei suoi prodotti di maggiore successo affidandosi alla sapiente regia di Josh Cooley. Il regista americano con il mondo dei giocattoli animati aveva già avuto i primo contatto con il cortometraggio Buzz a sorpresa e con lo speciale televisivo di Halloween Toy Story of Terror!. Ma dalla Pixar sapevano benissimo che, affidandosi al regista californiano, non avrebbero di certo sbagliato. Basti pensare che Josh Cooley è stato il regista di alcuni dei più importanti e di maggiore successo film d'animazione degli ultimi anni: Gli Incredibili - Una normale famiglia di supereroi, Cars - Motori Ruggenti. Ratatouille, Up, Cars 2 e il pluripremiato Inside Out. Tanti prodotti di qualità a cui ora si aggiunge anche Toy Story 4.
Toy Story 4: la trama
Il carico emotivo presente in Toy Story 4 non è ai livelli di quello di Toy Story 3 - La grande fuga, in cui era oggettivamente difficile non commuoversi nel finale, ma il nuovo film con protagonisti lo sceriffo Woody e Buzz Lightyear sa comunque emozionare oltre che ovviamente divertire. L’animazione è perfetta, così i dialoghi ricchi di sarcasmo sono scritti con cura. E poi, cosa fondamentale per qualsiasi film, la storia che viene raccontata sa appassionare lo spettatore.
In Toy Story 4 i giocattoli appartengono a una bambina di nome Bonnie, alle prese con il suo primo giorno di scuola (Andy, lo storico proprietario dei vari giochi animati è ormai cresciuto e si appresta ad andare al college). Ma prima che la scuola inizi, la bambina parte con i propri genitori per una vacanza e, ovviamente, porta con se tutti i suoi pupazzi: è l'inizio di una nuova avventura per Buzz Lightyear e lo sceriffo Woody, quest'ultimo finirà inoltre per reincontrare la sua vecchia fiamma Bo Peep, assente nel capitolo precedente.
Ai vecchi personaggi, nel nuovo capitolo della saga di Toy Story se ne aggiungono degli altri, tra cui Forky: un giocattolo realizzato da Bonnie raccogliendo una forchetta e vari altri pezzi dalla spazzatura. Poi ci sono Bunny e Ducky, una coppia di peluche che sono tra i premi di un tiro al bersaglio che aspettano da anni di essere vinti da qualcuno, e l'eroe d'azione Duke Kaboom.
Toy Story 4: si sente la mancanza di Fabrizio Frizzi
Toy Story 4, almeno nella versione doppiata in italiano, si contraddistingue per essere il primo capitolo della saga in cui lo sceriffo Woody non ha la voce di Fabrizio Frizzi. Avevamo imparato ad amare questo personaggio anche grazie all’inconfondibile accento e tono dell’ex presentatore televisivo, fa uno strano effetto ora ascoltarlo con la voce di Angelo Maggi (nonostante questo sia comunque più che bravo).
Per un personaggio, ancor di più per quelli di animazione, la voce e il suo timbro sono elementi caratterizzanti e nello spettatore fa uno strano effetto sentire un doppiaggio differente da quello a cui era abituato.
Toy Story 4: un film da vedere
In conclusione, Toy Story 4 è un film che vi consigliamo di vedere. Tra quelli di animazione realizzati negli ultimi è uno di quelli meglio realizzati ed è la dimostrazione di come, quando a lavorare è gente brava e preparata, anche i sequel si film o saga di successo possono essere ben realizzati. Toy Story 4 sa piacere agli spettatori di tutte le età, non solo ai più piccoli.
Voto: 7,5
Frase
“Volere bene a un bambino e la cosa più nobile che un giocattolo può fare”
Fonte foto di copertina e fonte foto interna: https://www.facebook.com/toystoryIT/