Laioung si prepara a conquistare il panorama rap italiano con il suo album d’esordio, Ave Cesare.
Oltre ad ospitare i grandi della musica, E poi c’è Cattelan ha deciso di dare spazio anche a chi nella musica vuole sfondare e che, in qualche modo, ci sta riuscendo. È il caso di Laioung, giovane rapper italo-africano che, grazie al collettivo rap da lui fondato e al suo album d’esordio, sta catturando l’attenzione di riviste del settore e amanti della scena rap.
Laioung: la seconda generazione rap
Giuseppe Bockarie Consoli, in arte Laioung, nasce in Belgio, a Bruxelles, dove i genitori si incontrano per la prima volta. Il padre è pugliese mentre la madre arriva dalla Sierra Leone. Per questo motivo Laioung passa i suoi primi 13 anni di vita a Ostuni, paese d’origine del padre, dove cresce con la nonna. I rapporti familiari non sono dei migliori e presto, diventato adulto, Laioung sente il bisogno di evadere: così abbandona la scuola e comincia a viaggiare, passando per Milano, Parigi, e sbarcando a Toronto, in Canada. Intanto produce musica e scrive testi, racchiusi, poi, nel suo primo album d’esordio, Ave Cesare, registrato in Canada, ma pubblicato anche in Italia.
La scena rap italiana
Cresciuto musicalmente in territorio internazionale, Laioung è tornato in Italia da pochissimo. Qui, ha fondato il collettivo rap RRR Mob, il primo collettivo composto solo da ragazzi appartenenti alla seconda generazione di immigrati: un modo per dare voce a chi non ce l’ha. Cresciuto ascoltando i Led Zeppelin e Pino Daniele, Laioung ha scelto il rap tra i tanti mezzi musicali per esprimere le proprie idee e abbattere le barriere sociali. Il ragazzo ha le idee molto chiare su come sarà il suo futuro: portare la scena rap italiana a livello internazionale, collaborando con i grandi artisti d’oltre oceano.
Riuscirà nel suo intento? Intanto, per saperne di più sul suo conto, non resta che sintonizzarsi su E poi c’è Cattelan.
Fonte foto copertina: facebook.com/Laioung/