Dai primi risultati era emerso un problema di apnea per l'attrice, scomparsa a dicembre: nel sangue, però, c'erano sostanze proibite
Svelati anche gli esami tossicologici relativi a Carrie Fisher, la cui morte è avvenuta a dicembre scorso, lasciando i fan sgomenti. Secondo quanto trapelato, ci sarebbero state tracce di droghe nel sangue della principessa Leila del cinema, come confermato dal coroner della contea di Los Angeles che ha reso noti i risultati. L'attrice aveva accusato un malore mentre si trovava in volo tra Londra e Los Angelese il 23 dicembre scorso e sembrava essersi ripresa, prima di spegnersi qualche giorno dopo in ospedale. Sull'aereo era stata soccorsa mentre il velivolo era in fase di atterraggio in California.
Carrie Fisher, morta a dicembre: la droga ha causato l'apnea
La causa prima della morte di Carrie Fisher, svelata pochi giorni fa, è una apnea durante il sonno. Ma questa potrebbe essere stata causata dalla cocaina, insieme al mix di eroina ed ecstasy, le cui tracce che sono state trovate nel suo sangue.Sembrerebbe infatti che la Fisher abbia assunto queste sostanze tre giorni prima del malore in volo e che quindi questo abbia contributo a quella apnea che ha fatto precipitare le condizioni di salute della donna, che da pochi mesi aveva compiuto sessant'anni.
Carrie Fisher, Star Wars è il film che le ha dato la celebrità
Il personaggio di Carrie Fisher, quello della Principessa Leila (Leia, nella versione inglese originale), era uno dei più amati della storia del cinena. Era stata la principessa, figlia di Darth Vader e sorella di Luke Skywalker, nei tre film della trilogia classica - che ha esordito al cinema negli anni '70 - ma poi era ritornata in quei panni nel capitolo sette, già uscito al cinema, e terminato le riprese dell'ottavo, che sarà nelle sale da dicembre prossimo. Leila non sarà però nel conclusivo capitolo IX. La sceneggiatura sarà cambiata - dato che si prevedeva la sua presenza - proprio perché la precisa scelta di LucasFilm è di non utilizzare alcuna tecnologia pur di averla sul grande schermo.