L'attore protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot: "Non vorrei che chiunque ha avuto qualcosa la usi per farsi pubblicità"
Non si placa il rumore intorno a Fausto Brizzi, il regista che negli ultimi giorni è balzato agli onori della cronaca per le presunte molestie denunciate da alcune attrici. Tutto è partito dal servizio del programma Le Iene: poi l'intervista di Clarissa Marchese, ex Miss Italia, una delle sue accusatrici. Sulla questione è intervenuto l'attore Claudio Santamaria, che in parte ha voluto difendere il regista per il "processo mediatico" anche se ovviamente non ha fatto riferimenti diretti e ha detto la sua anche su episodi che, se fossero confermati, sarebbero gravi. "Sembra quasi un volersi mettere un po’ in mostra, in Italia c’è un po’ questo clima, ma se qualcuna ha da dire qualcosa deve fare i nomi. Ci devono essere delle prove", ha detto l'attore a Mattino Cinque.
Fausto Brizzi, a Le Iene il servizio in cui viene accusato
Una caccia alle streghe: così l'ha definita l'attore di Lo chiamavano Jeeg Robot. "Non vorrei che come tutte le cose, sia in Italia che nel mondo, diventi un po’ una caccia alle streghe. Non vorrei che chiunque ha avuto qualcosa la usa per farsi pubblicità o tiri fuori delle storie senza poi avere delle prove effettive".
Poi ha continuato: "Penso che i processi si facciano in tribunale. Si va in tv col volto oscurato ed è un po’ difficile dare dei giudizi. Se sono accaduti realmente sono degli episodi molto tristi", ha così concluso l'attore.
Fausto Brizzi, la moglie lo difende
Nelle ultime ore anche la moglie è intervenuta sulla vicenda attraverso una lettera aperta: Claudia Zanella ha difeso il marito non mancando di sottolineare, però, che se l'uomo dovesse aver avuto rapporti con altre donne tutto dovrebbe risolversi nel privato. "Se mio marito ha avuto rapporti con altre donne nel corso del nostro matrimonio, voglio parlarne da sola con lui, nel nostro privato, come è giusto che sia. Devo capire se come moglie mi ha mancato di rispetto. Sono madre di una meravigliosa figlia femmina, e devo esserle di esempio".