Sanremo, Il Volo dopo gli insulti dalla sala stampa: 'Bullismo contro di noi'

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, i tre cantanti de Il Volo, hanno parlato degli insulti ricevuti da alcuni giornalisti a Sanremo 2019

Il Festival di Sanremo è ormai finito da diversi giorni ma le polemiche che lo circondano non accennano a placarsi. Tra tutte quelle che stanno tenendo banco in queste ore, c'è anche quella per gli insulti rivolti da alcuni giornalisti presenti nella sala stampa del Festival a Il Volo. Un video, diventato ben presto virale su internet, mosta in maniera inequivocabile alcuni giornalisti esultare per la non vittoria del trio composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble oltre che apostrofare con insulti di vario genere i tre cantanti. Ora i ragazzi del Volo hanno rotto il silenzio e hanno volito commentare quel video. 

Il Volo, insulti a Sanremo: la risposta dei cantanti

"Abbiamo avuto bisogno di qualche giorno per essere lucidi e affrontare questa cosa" hanno esordito Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. "Dunque alcuni giornalisti, ed è bene dire che solo alcuni - hanno precisato - ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come 'm***e', 'v********o', 'in galera', ecc ecc. che consideriamo come frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio". 

"Queste persone non hanno portato gloria all'ordine che rappresentano - hanno poi proseguito i componenti de Il Volo - Il loro atteggiamento è stato un insulto, prima che a noi, a tutti i colleghi giornalisti che svolgono il proprio lavoro in maniera seria e professionale".

Il Volo sugli insulti ricevuti: "Irrispettosi nei nostri confronti"

I tre cantanti de Il Volo hanno poi continuato così: "In 10 anni abbiamo avuto molte critiche sulla nostra musica, sul genere che cantiamo, accuse di essere arroganti, spocchiosi, bimbiminchia. Non abbiamo mai proferito parola o dato importanza a tutto ciò anche perché fortunatamente abbiamo sostenitori che ci supportano quotidianamente perché amano quello che facciamo".

"Ma quando vediamo dei video che testimoniano la cattiveria e la poca umanità da parte di persone che potrebbero essere nostri genitori, molti anche nostri nonni, ci dà molto fastidio perché ogni artista deve avere il proprio spazio di espressione musicale. Vedere qualcuno che sbraita 'in galera' solo perché stiamo facendo quello che ci piace fare nella vita, è molto irrispettoso nei nostri confronti ma soprattutto nei confronti della libertà di espressione" hanno poi concluso. Chissà se questa polemica intorno al Festival di Sanremo avrà ora fine.