Maurizio Costanzo si rivela a #CR4: dall'attentato della mafia all'amore di Maria De Filippi

Maurizio Costanzo si rivela da Chiambretti e parla dell'attentato della mafia ai suoi danni e dell'amore di Maria De Filippi

Durante la puntata di  CR4 – La Repubblica delle donne, andata in onda il 5 dicembre 2018, Maurizio Costanzo è stato intervista da Piero Chiambretti e ha raccontato diversi aneddoti della sua vita, dalla sua carriera e dei problemi che ha avuto con la mafia, dalla quale ha subito un attentato nel 2993 a causa degli ospiti nel suo programma. Un problema, quello con la Mafia, a cui Maurizio Costanzo è sopravvissuto per pura fortuna, come lui stesso ammette "Tra i Corleonesi e altri, vinsero gli altri, altrimenti i Corleonesi mi avrebbero fatto fuori con una sventagliata di mitra".

Maurizio Costanzo: una vita in pericolo

Durante la prima parte degli anni novanta la vita di Maurizio Costanzo è stata, praticamente, sempre a rischio, come ha confessato da Chiambretti: 

I magistrati mi hanno dimostrato come i mafiosi mi seguissero [...] Una volta mi seguirono pensando andassi a casa, invece, guarda il destino, stavo andando a trovare l’allora Ministro degli Interni Vincenzo Scotti, che aveva sotto casa una camionetta della polizia. Allora loro hanno pensato che a casa non potevano fare l’attentato e quella è stata la mia salvezza».

L'ennesimo colpo di fortuna, per una condanna a morte emessa direttamente da Totò Riina

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’aver intervistato la nuora di Bontade, capobastone importante, e in onda, incoscientemente, cercai di convincerla a lasciare la famiglia mafiosa. I magistrati mi hanno raccontato che la mia condanna di morte fu da parte di Totò Riina che disse: “Questo Costanzo mi ha rotto i co****ni”».

Il ritorno alla normalità e Maria De Filippi

Maurizio Costanzo, poi, rivela anche l'effetto che quel periodo, e l'attentato subito, hanno avuto su di lui, dal punto di vista di un giornalista che non sa se attaccherebbe di nuovo la mafia: 

Sinceramente non lo so, perché mi sembrerebbe di dare un calcio al destino. Però, penso sempre che ci debba essere qualche giornalista a denunciare le cose. E per fortuna c’è».

Forse un pensiero dovuto non solo al pericolo estremo di combattere la mafia, ma anche al fatto che ora non è più solo come all'epoca. Un amore, infatti, lo accompagna dal 1997, 4 anni dopo l'attentato, che è quello con Maria De Filippi, che collegata telefonicamente dichiara: 

Mi ha conquistata con la parola, con la presenza, con la costanza e con l’essere un punto di riferimento fermo nella mia vita.