American Gods 2, stagione in bilico: showrunner allontanato dal set, finale stravolto

Jesse Alexander, lo showrunner che ha sostituito Bryan Fuller e Michael Green, è stato clamorosamente allontanato da American Gods 2...

American Gods 2 è nel caos: Jesse Alexander, lo showrunner che aveva sostituito Bryan Fuller e Michael Green, è stato allontanato dalla seconda stagione della serie fantasy basata sull'omonimo romanzo scritto da Neil Gaiman. Come rivelato da The Hollywood Reporter, Alexander avrebbe chiesto di non partecipare al montaggio né alle fasi di postproduzione. La frizione con Starz e Fremantle sarebbe nata intorno al finale di questa tormentata seconda stagione. Lo showrunner avrebbe riscritto per ben sette volte l'ultimo episodio, sempre rifiutato dai produttori esecutivi di network e produzione dello show.

American Gods 2, stagione nel caos

Al momento, le riprese di American Gods 2 sono sospese e la produzione è in piena emergenza. Gli attori del cast non avrebbero ricevuto i copioni del finale perché, rivela una fonte di THR, "non c'è un finale". Un altro insider del giornale ha confessato invece che uno script è stato dato al cast, ma contenente un finale che potrebbe cambiare da un momento all'altro perché soggetto a continue variazioni. Ora la troupe si troverebbe allo sbando: invece di girare il finale, previsto dal piano di produzione, si stanno facendo riprese aggiuntive e reshoots dei precedenti episodi.

"Stiamo lavorando tutti sodo per rendere American Gods la serie che i fan vogliono e meritano", ha dichiarato Jesse Alexander. Secondo altre fonti, i maggiori attriti sarebbero tra Starz e Fremantle e con Gaiman, che pretende un maggiore controllo creativo sul progetto. Alla luce di questi eventi, la seconda stagione non arriverà prima del 2019, a ben due anni dalla Season 1, andata in onda nel 2017 e accolta con entusiasmo da critica e pubblico.

"American Gods ha una mitologia complicata e ricca e uno stile unico che la rendono tra le produzioni televisive più ambiziose, noi rimaniamo fermi nel nostro impegno per trasmetterla per il nostro pubblico", si legge in una nota ufficiale di Starz. "Siamo convinti che quando i fan vedranno le prime immagini della seconda stagione al Comic-Con di New York concorderanno che l'attesa non è stata vana". "Ci sono tante persone coinvolte, ciascuna con una visione diversa di come il libro dovrebbe diventare la serie tv", ha rivelato una fonte a THR. Il tira e molla era già alla base del licenziamento di Green e Fuller, avvenuto nel novembre del 2017.

American Gods 2, uscita non prima del 2019

Dalla ricostruzione di Hollywood Reporter, emerge che Starz avrebbe lasciato a Fremantle le redini del progetto, ma Fremantle lavora soprattutto con reality e factual. Per la prima volta alle prese con un universo seriale così complesso, la produzione si sarebbe trovata in grossa difficoltà a gestirne le dinamiche. Una figura chiave era quella di Stefanie Burk, produttrice esecutiva che faceva da collante tra network e produzione. La sua recente decisione di lasciare Fremantle per un posto di prestigio alla Film Nation ha complicato ulteriormente le cose.

Gaiman ha così preso in mano la situazione: creatore, sceneggiatore, produttore, il fumettista e scrittore britannico non poteva essere presente in maniera assidua sul set, così ha scelto Jesse Alexander come sua braccio destro. Tuttavia lo showrunner si è subito trovato in mano una patata bollente: il cast, la crew e gli executive erano fedelissimi di Fuller e Green e non hanno gradito la svolta impressa da Alexander allo show, più vicina e aderente al libro.

Allo stesso Gaiman non sarebbe piaciuto del tutto il lavoro fatto dai due showrunner nella prima stagione, tanto che i primi sei episodi della seconda, già scritti da Fuller e Green, non sono stati usati in questa nuova annata. Per questa ragione, sul set ci sarebbero stati scontri aspri e violenti tra Alexander e gli attori, pronti ad apportare aggiunte e modifiche ai copioni. Parti di dialogo sarebbe state completamente riscritte dal cast (incluso Ian McShane, Mr. Wednesday), al punto che Starz ha assoldato l'attore e sceneggiatore Orlando Jones (Mr Nancy), appartenente al WGA (il sindacato degli sceneggiatori), per non avere problemi con i credits.

Arrivati a questo punto, a serie quasi chiusa e con il finale da realizzare, persino Starz non sarebbe rimasta soddisfatta del lavoro svolto. Secondo THR, Alexander avrebbe reso American Gods molto più convenzionale mentre la rete avrebbe preferito le atmosfere ipnotiche e oscure di Fuller e Green. Un vero peccato: le anticipazioni arrivate all'inizio dell'anno (Gaiman aveva scelto la House on the Rock di Spring Green come location e arricchito di nuovi attori come Sakina Jaffrey il cast) lasciavano ben sperare.

Fonte foto: https://twitter.com/AmericanGodsSTZ