Arriva il nuovo Game of Thrones: verrà realizzato sempre da HBO

Dopo il grande successo de Il Trono di Spade, HBO ha annunciato un nuovo progetto della stessa portata della saga fantasy

Ripetere il successo che sta avendo Il Trono di Spade in tutto il mondo con un'altra serie TV dello stesso genere non è facile ma alla HBO non pensano affatto che sia impossibile. La notizia delle ultime ore è infatti che il celebre network televisivo americano ha annunciato che, entro una decina di anni, realizzerà una serie TV che è destinata a raccogliere l'eredità de Il Trono di Spade e (sperano da HBO) possa ottenere lo stesso successo. Ad annunciare questo progetto è stata Jessica Kam-Engle, la responsabile della produzione originale di HBO Asia. 

Il Trono di Spade asiatico arriverà entro 10 anni

"L'Asia creerà il suo Trono di Spade nel giro di dieci anni. Per come stanno le cose ora, ad esempio in Cina, ci sono tanti programmi televisivi dal grande budget, che hanno un alto valore di produzione" ha dichiarato Jessica Kam-Engle annunciando il nuovo ambizioso progetto televisivo di HBO. 

Secindi Jessica Kam-Engle l'aspetto più impegnativo che riguarda il nuovo progetto è quello che riguarda l'ingaggio dei giusti shorunners. "In termini di storie, ci sono una miriade di drammi di lotte per il potere nella cultura asiatica, e i draghi fanno da sempre parte di questo folklore. Avere una serie simile a Game of Thrones sarebbe facile. Il problema non è la mancanza di storie che possiamo raccontare. Quello di cui necessitiamo è la figura dello showrunner, qualcuno che sia in grado di supervisionare l'intera macchina di produzione". 

HBO: una serie TV asiatica come Il Trono di Spade

La versione asiatica de Il Trono di Spade, ha continuato Jessica Kam-Engle, dovrà però conquistare gli spettatori di tutto il mondo. "Se vogliamo creare un Game of Thrones asiatico, significa creare un franchise che è una proprietà asiatica destinata però al pubblico di tutto il mondo. Siamo pronti per questo? Penso che col tempo e con il lavoro lo diventeremo".

"Il nostro obiettivo primario adesso è soddisfare il nostro pubblico, che è di per sé piuttosto considerevole con oltre 20 paesi in tutto il mondo. Il pubblico in Asia ha le sue esigenze, ma se ignoriamo i loro bisogni per pianificare uno spettacolo che possa coinvolgere il mondo intero, rischieremmo di perdere il nostro pubblico locale. Dobbiamo prima occuparci di consolidare il gradimento della nostra terra natale" ha concluso.