Le serie tv italiane presentate al MIP di Cannes: cosa vedremo nel 2019

Alla 51° edizione del mercato di Cannes, le serie tv italiane hanno fatto la parte del leone: ecco gli show nostrani più attesi della prossima stagione

Le serie tv italiane hanno fatto la parte del leone alla 51° edizione del MIP di Cannes, il mercato leader dedicato al contenuto audiovisivo e cross media a livello internazionale. I principali rappresentanti del panorama dell’industria televisiva, provenienti da più di 100 Paesi, hanno particolarmente apprezzato la nuova serialità tricolore. Nei prossimi mesi sono molte le serie in arrivo che potrebbero far parlare sia in Italia che all’estero. A partire dalla seconda stagione di Medici: Masters of Florence, in onda sulla Rai in autunno e trasmessa quasi in contemporanea negli Usa su Netflix. Protagonisti della serie saranno Daniel Sharman, Alessandra Mastronardi, Sean Bean, Bradley James, Julian Sands, Sarah Parish, Synnove Karlsen, Raoul Bova, Sebastian De Souza, Aurora Ruffino e Alan Cappelli.

Serie tv italiane di successo al MIP di Cannes

C’è grande attesa per L'amica geniale, che Wildside e Fandango hanno co-prodotto per Rai e HBO. Il ciclo di romanzi di Elena Ferrante è stato un caso editoriale. The Neapolitan Novels, la serie tratta dal primo dei quattro bestseller della scrittrice, diventa ora una serie per la regia di Saverio Costanzo. HBO investe ancora in Italia con Sky per The New Pope di Paolo Sorrentino, seguito delle avventure di Papa Lenny Belardo. A produrre entrambe c’è la FremantleMedia Italia di Lorenzo Mieli, che con Il miracolo – esordio tv di Niccolò Ammaniti che debutterà su Sky a maggio – ha già attirato l’interesse dei network americani.

Cattleya non è da meno. Dopo Gomorra e Suburra, la casa di produzione sta preparando ZeroZeroZero, serie in otto episodi commissionata da Sky e Canal Plus, basata sul romanzo di Roberto Saviano e diretta da Stefano Sollima. La società di Riccardo Tozzi sta lavorando pure ad un remake di Django di Sergio Corbucci, caposaldo dello spaghetti western del 1966. Intanto, a Cinecittà, sono in corso le riprese di Il nome della rosa, dal celeberrimo romanzo di Umberto Eco. 11 Marzo e Palomar producono con Rai Fiction e i tedeschi di Tele München Group. Il ricco cast internazionale è guidato da John Turturro (Guglielmo da Baskerville). Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, ha definito la sua interpretazione “ironica, tagliente ed empatica”, oltre che più insolita e anticonvenzionale rispetto a quella di Sean Connery nell’adattamento cinematografico diretto da Jean-Jacques Annaud nel 1986.

Le serie tv italiane che vedremo su Rai e Netflix

Ha tutte le potenzialità per essere un caso Il Primo Re (titolo internazionale: Romolus) di Matteo Rovere: la storia si ispira (in chiave storico-fantasy) alla leggenda della fondazione di Roma di Romolo e Remo. Nel cast, guidato dai due fratelli Alessandro Borghi e Alessio Lapice, i personaggi parleranno un latino pre-romano. La co-produzione internazionale vede insieme la Groenlandia di Rovere, Rai, Roman Citizen Entertainment e la società belga Gapbusters. Promette scandali Baby di Andrea De Sica, seconda produzione originale Netflix Italia (prodotta dalla Fabula Pictures di Nicola De Angelis) liberamente ispirata al caso delle baby squillo dei Parioli. Infine, sempre su Netflix, arriverà Winx Club, versione live-action del cartoon creato e prodotto da Iginio Straffi.

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