Una serie TV ha vietato le audizioni agli attori de Il Trono di Spade: è The Witcher?

Ian Beattie, che ha avuto una piccola parte in Il Trono di Spade, ha raccontato del provino che gli è stato negato per un'altra serie TV: gli indizi portano a The Witcher

Tra le serie TV più attese su Netflix nel prossimo futuro c'è senza dubbio The Witcher: il nuovo progetto televisivo della celebre casa di produzione e distribuzione on demand americana, basata sui romanzi fantasy scritti da Andrzej Sapkowski. Lo show, che avrà come protagonista principale Henry Cavill, ha come obiettivo quello di diventare un'icona del fantasy, come lo è adesso Il Trono di Spade: proprio per questa sorta di rivalità con la serie TV targata HBO potrebbe aver indotto Netflix a vietare il provino per The Witcher agli attori che hanno recitato, anche in piccole parti, in Il Trono di Spade. 

Ian Beattle: l'attore racconta del provino negato

A raccontare del divieto di partecipare ai provini per gli attori de Il Trono di Spade è stato Ian Beattie, che nella serie targata HBO ha interpretato un piccolo ruolo, quello di Meryn Trant. 

"Ho avuto un’esperienza piuttosto insolita perché c’era un altro show, che preferirei non nominare, che era al centro delle audizioni. Si basa su un videogioco e non ricordo se fosse Amazon o Netflix a occuparsene, ma alla fine del casting call c’era scritto: ‘Nessun attore di Game of Thrones'" ha raccontato Ian Beattie al Comic-Con di Birmingham al quale era ospite.

The Witcher è la serie TV che non vuole attori de Il Trono di Spade?

"Questa è ovviamente una serie che si considera in stile Game of Thrones. Non è ancora uscita, la stanno girando mentre parliamo. Quindi non vogliono crossover o cose simili, ed è giusto così. Non guarderò la serie, ma OK" ha poi continuato Ian Beattle. Nessun riferimento esplicito a The Witcher, ma gli indizi portano proprio alla nuova serie TV di Netflix. 

L'attore ha poi raccontato che non è la prima volta che gli capita di vedersi negata la partecipazione a un provino per via della sua esperienza a Il Trono di Spade: "Non è la prima volta che è accaduto, e quindi penso: ‘Ci sono degli attori davvero incredibili in Game of Thrones. Che diavolo…?’. Ma non volevano nessun tipo di riconoscimento legato a un marchio, ha a che fare con l’identità dello show".

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