Fedez e Striscia la Notizia, pace fatta: Ricci e i suoi chiedono scusa

Striscia la Notizia aveva fatto una battuta su Leone, il figlio di Fedez e Chiara Ferragni: il rapper si era a dir poco infuriato...

Fedez e Striscia la Notizia erano ai ferri corti ma tutto si è risolto. Almeno in apparenza. Lo scontro tra il rapper e il tg satirico si è consumato nel corso delle recenti puntate del programma di Canale 5. Leone, il figlio di Chiara Ferragni e Fedez, è stato sottoposto a Los Angeles a un'operazione chirurgica ai timpani. Il bambino, che compirà sette mesi il prossimo 20 ottobre, sta bene come ha scritto la mamma, neanche a dirlo, sui social. Striscia ne ha subito approfittato per fare ironia sull'intervento. Era meglio “eliminare le corde vocali a Fedez”, ha scherzato Ezio Greggio. Apriti cielo.

Fedez Striscia la Notizia, fine della faida

Fedez non ha gradito e ha risposto per le rime in un video postato sul suo account Twitter. “Proprio qualche giorno fa – dice il giudice di X Factor – sottolineavo quanto fosse spiacevole fare ironia di bassa lega sull'operazione di Leo. Poi la medesima battuta che non fa ridere è stata pedissequamente ripresa da Striscia mettendoci due risate registrate sopra. Bravi, complimenti”.

“Non imputo a nessuno il fatto di non fare ironia sulla mia musica e su quanto faccia cagare, quello fatelo quanto volete, ma se non sapete cos'ha vissuto una famiglia prima di arrivare a un'operazione del genere io l'avrei evitato ed era evitabile, tutto qua”. “Sono rimasto basito che questa cosa sia stata fatta da Ricci che non reputo una persona stupida. Per questo interpreto questa operazione come pretestuosa e cattiva”, ha concluso.

Striscia la Notizia, Leone Lucia e gli auguri di guarigione

Nel giro di poche ore, Antonio Ricci ha chiesto scusa ufficialmente ai Ferragnez. “Carissimo Federico Lucia, detto Fedez, siamo sempre stati dalla parte dei bambini”, ha scritto Ricci. “Non abbiamo mai fatto ironia sui più piccoli (certo, esclusi Brunetta e Berlusconi). Vogliamo bene a Leone e ieri gli abbiamo fatto anche tanti auguri per una buona convalescenza. Avremmo avuto da ridire se tu l'avessi chiamato Tapiro: la battuta era su di te, non sul bambino, e non c'erano neppure le risate finte”.

“Non ci spiace che tu te la sia presa, perché è tutto un diabolico ‘GOMBLOTTO’ per farti attapirare. Una scusa per darti un altro Tapiro e cominciare a colmare quel ripiano vuoto della tua libreria, accanto a quello sul quale fanno già bella mostra tre Tapiri. Siamo i tuoi arredatori di fiducia e vorremmo sperare che ti tatuassi sul tuo adorabile corpo: ‘Greggio e Striscia, gli artigiani della qualità’”.