Come ci è arrivato l'episodio The Final Problem di Sherlock Holmes in Russia, prima ancora che alla BBC?
Sherlock Holmes è una cosa seria, questo lo sappiamo. Talmente seria che alcuni criminali informatici russi sarebbero intervenuti e pare abbiano hackerato l'episodio finale della quarta stagione della serie tv.
La pirateria non è una novità, ma la particolarità di questa vicenda è presto spiegata: i russi lo hanno diffuso (a casa loro) prima ancora che l'inglese BBC potesse trasmetterlo per la prima volta.
Gli inglesi ovviamente ora hanno aperto un'indagine per capire come l'episodio in questione sia stato piratato e mostrato prima del dovuto.
The Final Problem è andato in onda in Gran Bretagna domenica sera, ma la versione russa (corredata di spot pubblicitario che lo collegava a Channel One), è apparsa magicamente sul web già sabato.
Channel One è l'emittente russa che possiede i diritti della serie Sherlock nel paese di Putin. Adesso tutti si chiedono: è stata un'incredibile scorrettezza da parte loro, o sono loro le prime vittime di questo attacco informatico?
Cosa è successo veramente?
Secondo una fonte, per la BBC, si tratterebbe di qualcosa di ben più serio di un incidente: "BBC Worldwide prende le violazioni dei nostri protocolli di sicurezza molto sul serio e abbiamo aperto un'indagine per capire come sia possibile che il nostro prodotto sia finito in rete".
Molti gridano già al complotto e alla rivendicazione: la Russia avrebbe volontariamente boicottato la BBC di Sherlock per vendicarsi della recente decisione di espandere la produzione in lingua russa da parte di BBC World Service.
La Russia intanto si difende dalle accuse e rimbalza la responsabilità alla BBC, accusandola di cattiva gestione delle sue proprietà intellettuali.
Sabato, la produttrice Sue Vertue su Twitter aveva provato ad arginare i danni lanciando un appello ai fan:
"La versione russa di #Sherlock TFP è stata diffusa illegalmente sul web. Per favore, non condividetela. Siete stati così bravi evitando di diffondere spoiler. Ci siamo quasi."