A volte possono anche essere occhialute, ma lo stereotipo delle scienziate del mondo anime è in realtà lontano dallo stereotipo dello scienziato tout court. Spieghiamo meglio: le menti femminili più brillanti dell'universo animato nipponico sono spesso rappresentate come attraenti ed estroverse (e anche un po' inquietanti). Non ne siete convinti? Qui di seguito potrete trovare 3 esempi inconfutabili:
Bulma in Dragon Ball. Nonostante il ruolo di Bulma sia diventato sempre più marginale con il procedere di DragonBall, non dimentichiamoci che è stata lei a inventare il radar per le sfere del drago e la macchina del tempo usata da Cell. Alla prima impressione non ti aspetteresti che sotto quei capelli azzurri si nasconde un cervello da genio.
Hange Zoë dall'Attaco dei Giganti. Hange è una ricercatrice meticolosa, ma questo non le impedisce di essere anche emotivamente molto partecipe. Alcuni la ritengono un po' strana ma innocua: non è esattamente così...
Daphne di Fairy Tail. Questa scienziata, visti i multipli cambi di personalità, è tutto fuorché convenzionale. È ossessionata con la sua ricerca e non provate a mettervi in mezzo tra lei e il suo obiettivo.
Fonte: MAL
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