Darbula (Dabura nella pronuncia giapponese) è un personaggio di Dragon Ball e nello specifico il re degli inferi.
Si presenta alto e muscoloso con pelle di colore rosa e orecchie a punta. Sulla testa ha due piccole corna e porta sempre il pizzetto.
Caratterialmente è spietato ma anche sadico. Pur lavorando per Babidi non ha paura a dargli contro se ritiene che sia la cosa più giusta per lui.
Cose che non tutti sanno di Darbula
Questa è l'immagine del personaggio
- Il suo nome deriva da famoso incantesimo Abracadabra che in giapponese si pronuncia Aburakadabura, da cui il nome accorciato in Dabura. Ciò crea una similitudine con Babidi il cui nome deriva invece dall'incantesimi Bibidi Bobidi Bu.
- Nella versione italiana del manga il nome viene reso con Dabra in quanto parte finale del noto incantesimo.
- Nel videogioco Dragon Ball Xenoverse, Darbula ha una sorella che si chiama Towa ed è uno dei nemici contro i quali giocare.
- Tra i suoi poteri c'è quello di produrre una strana saliva con la quale riesce a pietrificare tutto quello che vi entra a contatto, persone comprese.
- Darbula, oltre alla sua saliva pietrificante, ha anche delle abilità magiche come quella di sputare fuoco dalla bocca o di far apparire armi dal nulla.
Analisi del personaggio
Darbula, nel mondo di Dragon Ball è il re degli inferi che lavora con Babidi. Spietato come pochi non si fa problemi nel ferire o nell'uccidere i nemici, tanto da uccidere Kibith e pietrificare sia Piccolo che Crillin.
Agli ordini di Babidi, non si tira mai indietro quando c'è da esprimersi contrario alle sue decisioni anche se alla fine i due riescono sempre a trovare un accordo. È inoltre in grado di dare consigli sulle strategie di combattimento, come quando notando la malvagità nel cuore di Vegeta, sceglie di ritirarsi dal combattimento per avvisare Babidi suggerendogli di controllare il nemico.
Viene ucciso da Majin Bu quando questi si risveglia e, dopo averlo trasformato in un biscotto, lo divora. Il suo è un personaggio negativo perché spietato e totalmente privo di empatia verso i nemici che uccide senza farsi il minimo problema.
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