Come molti ormai sapranno, Netflix ha recentemente annunciato la produzione di una mini serie live action dedicata alla famosa serie di Death Note. Contrariamente al primo live action che fu un flop sotto ogni punto di vista, la mini serie si ripromette di mantenere la giusta fedeltà alla storia e alla caratterizzazione dei personaggi. Il tentativo è quindi quello di ridare nuova luce ad il lavoro svolto, rendendo Death Note un ottimo live action del quale parlare.
Ma come mai, a distanza di tanti anni, questa serie è ancora così famosa e cara ai fan? In attesa di avere maggiori informazioni sul nuovo live action ci sembra giusto fare un po' il punto della situazione.
Death Note: ecco qual è la chiave del successo
Questo è un tweet con l'immagine dei due personaggi principali della serie.
Chi ha avuto modo di leggere il manga o di appassionarsi al bellissimo adattamento animato, avrà sicuramente sperimentato la curiosità crescente che si prova nell'essere spettatori dell'estenuante lotta mentale tra Light ed L. Questi due personaggi che per gran parte della storia sono anche i due protagonisti principali, sono infatti una delle fondamenta di una storia destinata al successo fin dalle prime battute.
Entrambi i personaggi (almeno all'inizio) sono infatti mossi da ideali comprensibili e per questo in grado di far immedesimare lettori e spettatori. A ciò si aggiunge anche l'eterna lotta tra bene e male che fa da sfondo ad una lotta mentale di indubbia genialità e le cui mosse finiscono con il coinvolgere i vari personaggi come in un gioco senza via d'uscita. Il tutto in un crescendo di adrenalina che è di certo tra i punti forti della storia.
Light o L: l'eterna lotta tra male e bene
Al di là di come termina la storia, non si può non riconoscere che gran parte del suo successo sia dato dall'esistenza di Light ed L. Due personaggi agli opposti che in situazioni diverse (e senza un death note di mezzo) avrebbero persino potuto essere amici o collaborare insieme. Benché entrambi menti geniali, i due finiscono infatti con lo schierarsi su fronti opposti. Eppure, odiarne del tutto uno è molto difficile e questo perché la presenza di un diario con poteri sovrannaturali mette in risalto la debolezza umana e l'errore (quello di Light) in cui molti potrebbero finire con l'inciampare.
Al contempo, per quanto la genialità di L sia davvero difficile da comprendere, la sua crescita come persona proprio grazie all'incarico di rintracciare Kira è indubbia e aumenta l'empatia nei suoi confronti. La loro dicotomia ne fa quindi la base per una storia che volendo potrebbe andare avanti all'infinito senza mai stancare e che al contempo porta ad un mix di emozioni in costante divenire e sempre pronte a variare ad ogni nuova mossa dei personaggi. E sebbene sia chiaro che Light sia il cattivo della situazione, tali emozioni continuano a cambiare, esaltandosi quando lo stesso perde la memoria mostrando quanto sia effettivamente in grado di provare sentimenti positivi.
Un tocco di genialità che ha reso questa storia immortale e che ha portato persino Netflix ad interessarsene. E anche se il primo tentativo è stato davvero poco gratificante a vista della maggior parte dei fan, la speranza è quella di poter assistere ad un nuovo capolavoro in grado di riportare in vita il mix di emozioni che questa serie è in grado di dare anche a distanza di tanti anni.
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