I membri del partito Pakistan Tahreek-e-Insaf (PTI) hanno ratificato la risoluzione dell'Assemblea del Punjab del Pakistan di mercoledì, proponendo la censura per il doppiaggio della serie anime di Doraemon in hindi. Un membro del PTI, Malik Taimoor Masood, ha spiegato che il partito ritiene che i networks via cavo stiano avendo un "impatto negativo" sui bambini pachistani proprio trasmettendo Doraemon.
La censura riguarda Doraemon, ma chiede anche alla Pakistan Electronic Media Regulatory Authority (PEMRA) di bannare per 24 ore i canali che in generale trasmettono cartoni animati, poiché queste emittenti avrebbero un effetto negativo sul "benessere psichico e sull'educazione dei bambini", dal momento che spesso i più giovani guardano questi canali senza la supervisione di un adulto.
Ma quello del Pakistan non sembrerebbe essere affatto un caso isolato. In India, Ashish Chaturvedi, portavoce del Vyapam education scam, ha di recente criticato le versioni doppiate in inglese e hindi di Doraemon e di un'altra serie anime, Crayon Shin-chan, per il loro impatto negativo sui bambini. Chaturvedi ha coinvolto nella sua protesta anche Disney India e la Indian broadcasting foundation, e sembrerebbe deciso a procedere con una Public Interest Litigation (PIL).
Quando ho visto un giovane ragazzo imitare Nobita Nobi [il protagonista di Doraemon] lo ho applaudito ha detto Chaturvedi. Ma sono stato completamente shockato quando i suoi genitori mi hanno detto che era così dipendente da Doraemon che loro non erano stati in grado di farlo uscire dal ruolo di Nobita. Continua a chiedere di gadgets, aspettando che accada il miracolo. Prooprio come Nobita.
E pensare che il Ministro degli Affari Esteri giapponesi ha concesso al gattone che dà il nome anche alla serie anime il titolo di "anime ambassador" per promuovere la cultura giapponese all'estero nel 2008. Quando si dice questione di prospettive...
Fonte: ANN
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