Duval è uno dei personaggi di One Piece nonché il leader dei Tobiou Riders, un gruppo di malavitosi che si muovono tra la linea rossa e le isole Sabaody. Si presenta come un uomo molto alto e dal fisico robusto, con un torace muscoloso e braccia e gambe sottili. Sulla schiena ha una cicatrice e indossa sempre una giacca di pelle aperta, pantaloni neri, stivali da cowboy e un lungo mantello di pelliccia.
Caratterialmente è un personaggio aggressivo che quando si arrabbia inizia a parlare in dialetto. Dopo l'incontro con Sanji diventa però estremamente narcisista e meno rancoroso. È attratto dalle belle ragazze.
Cose che non tutti sanno su Duval
Quella in primo piano è l'immagine del personaggio.
- Molto simile a Sanji, viene spesso aggredito perché scambiato per lui. Per questo motivo, preferisce andare in giro con una maschera per la quale viene soprannominato “Maschera di ferro”.
- Un tempo aveva un aspetto meno piacevole e una volta cambiato grazie a Sanji che gli ha rimodellato il viso, ha cambiato del tutto le sue idee sulla vita.
- Duval ha un ottimo rapporto con i suoi uomini che si dimostrano molto legati a lui. Oltre a provare empatia per i suoi trascorsi si dimostrano infatti felici quando è finalmente felice.
- Duval è molto forte al punto da poter combattere senza problemi anche a mani nude.
- Ha un bisonte che si chiama Motobaro.
Analisi del personaggio
Duval è un personaggio di One Piece che tende a cambiare nel tempo per via del suo aspetto. Inizialmente non si piaceva e odiava Sanji perché venendo scambiato spesso per lui veniva aggredito. Dopo aver cambiato aspetto, però, gran parte del suo rancore inizia a sparire e ciò fa di lui una persona nuova, più allegra e ben disposta verso gli altri. Anche la sua vita tende a cambiare per lo stesso motivo.
Molto forte, è in grado di lottare a mani dure. Quando si arma preferisce usare due lancia arpioni. Attratto dalle belle ragazze, una volta ottenuto il nuovo aspetto spera di avere maggiori risultati con loro ma senza grandi successi. Ciò nonostante ama definirsi bellissimo e anche se non gli riesce, ogni tanto, cerca anche di fare l'occhiolino.
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