Tra gli anime di maggior successo degli ultimi tempi c’è sicuramente ‘My happy marriage’, noto da noi come ‘Il mio matrimonio felice’.
Un anime che in Giappone così come nel resto del mondo è stato accolto con grande partecipazione sia per la bellezza dei disegni e degli sfondi che per la trama romantica, misteriosa e indubbiamente avvincente. Una storia amata anche dallo staff e in particolare dal regista che ne ha recentemente parlando. Attenzione: da qui in poi il testo può contenere spoiler.
Il mio matrimonio felice: le parole del regista
In una lunga intervista, Takehiro Kubota, regista de Il mio matrimonio felice, ha parlato della prima stagione dicendo di non aver mai prestato molta attenzione all’epoca descritta ma di essersi concentrato in modo particolare sui kimono. Quanto all’ambientazione, questa è per metà realistica e per metà di fantasia e tutto è stato progettato a tal proposito.
Per quanto riguarda l’evoluzione dei personaggi, Kubota ha dichiarato di aver preso spunto dal romanzo per la loro crescita, concentrandosi molto sulle perfomance dei doppiatori per renderli al meglio. Quanto ai colori, invece, le ogni tavolozza è stata basata per lo più su quelli del rosa e del lavanda, anche per rifarsi al collegamento che esiste tra la madre di Miyo e l’albero di ciliegio. Il regista ha anche ammesso che il lavoro è stato sia facile che difficile e che a volte si è sentito stressato al pensiero di dover gestire il personale e la qualità di tutto. Un compito che per fortuna ha svolto a meraviglia.
Cosa sapere sulla seconda stagione
Come molti ormai sapranno la seconda stagione di My happy marriage è già stata annunciata. Il regista ha dichiarato di essere molto lieto dell’accoglienza ricevuta sia in Giappone che in tutto il mondo. E di sperare di cuore che ciò si riproponga anche per la seconda.
Riguardo a quest’ultima, al momento non si conosce ancora una possibile data d’uscita. È certo però, in quanto confermato dal regista stesso, che la stessa è già in lavorazione. Non manca quindi poi molto prima di poterne tornare a godere e di scoprire come si evolverà la storia.
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