Kyojuro Rengoku è uno dei personaggi di Demon Slayer, nonché pilastro della fiamma. Si presenta come un giovane di alta statura con capelli biondi con striature rosse. Ha sopracciglia folte e occhi dorati.
Come tutti i pilastri indossa la classica uniforme da cacciatore di demoni. Caratterialmente è gentile e sempre entusiasta per ciò che riguarda le sue mansioni. Eccentrico per certi versi crede molto nel codice e ha un senso della morale molto sviluppato.
Convinto che chi nasce con il dono della forza ha il compito di proteggere i più deboli cerca fino alla fine di fare di questa massima il suo obiettivo di vita. È il figlio maggiore di Shinjuro noto come colonna della fiamma fino al giorno dell'inatteso ritiro.
Cose che non tutti sanno su Kyojuro Rengoku
Questa è l'immagine del personaggio
- Kyojuro Rengoku ha un fratello minore che si è allenato con lui fin quando il padre non ha smesso di dar loro lezioni.
- Kyojuro ama guardare il sumo wrestling.
- Il suo piatto preferito sono le patate dolci per le quale è particolarmente ghiotto e che ama abbinare all'orata cotta alla griglia.
- Anche se ha sempre desiderato un animale domestico non ha mai potuto tenerlo perché il padre li odiava.
- Nella classifica data dal sondaggio sui personaggi preferiti di Demon Slayer, Kyojuro si è piazzato al settimo posto.
Analisi del personaggio
Kyojuro Rengoku in Demon Slayer (questo è il nuovo poster dedicato alla serie) è uno dei pilastri e, nello specifico, quello della fiamma. Molto forte, riesce a padroneggiare la tecnica della respirazione della Fiamma e ha una spada di colore rosso.
La sua abilità nel combattere viene mostrata quando riesce a proteggere ben 200 persone dai demoni. Ciò nonostante, si sacrifica per proteggere Tanjiro e i suoi amici. Un gesto che colpisce il protagonista al punto da installare la guardia della sua spada ormai spezzata nella sua.
La morale di Kyojuro, passatagli dalla madre è sempre stata molto forte. Certo di essere forte abbastanza, ha infatti ritenuto sempre di dover proteggere i più deboli prendendo la cosa come un compito da rispettare e da eseguire con il massimo dell'onore.
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