Shinobu Kocho è uno dei personaggi di Demon Slayer. Pilastro degli insetti si presenta come una giovane di bell'aspetto, di bassa statura e con pelle molto chiara.
Ha due grandi occhi color viola e capelli lunghi fino alle spalle che vanno dal nero al viola scuro e che tiene appuntati con ornamento a forma di farfalla. La sua uniforme è quella standard e data la sua bassa statura ha una spada creata appositamente per lei. Caratterialmente appare sempre rilassata e sorridente e questo anche in situazioni critiche.
A volte ha dei modi di fare da vera sadica, specie quando si diverte a stuzzicare gli altri. Pur sostenendo di voler andare d'accordo con i demoni, Shinobu li uccide senza esistazione e senza mostrare alcun tipo di empatia nei loro confronti.
Cose che non tutti sanno su Shinobu Kocho
Questa è l'immagine del personaggio
- La spada di Shinobu Kocho è costruita appositamente in base alla sua statura, è ricoperta da un veleno ottenuto dal glicine e che è in grado di uccidere i demoni.
- Inizialmente, pur provando empatia per Nezuko si offre di ucciderla senza farla soffrire ma dopo aver ascoltato la sua storia decide di lasciarla in vita.
- Le incisioni sulla sua spada riportano la scritta “Evil Demon” e “Kill”.
- Il suo cognome significa farfalla.
- Nel sondaggio di popolarità dei personaggi di Demon Slayer, Shinobu si è piazzata al sesto posto della classifica.
Analisi del personaggio
Shinobu Kocho è uno dei personaggi di Demon Slayer nonché pilastro, nello specifico degli insetti. Sebbene si mostri sempre sorridenti, ha dei modi di fare molto distaccati tanto da apparire a tutti come una persona fredda. Pur dichiarando di voler vivere in un mondo in cui umani e demoni possano andare d'accordo, non esita mai ad ucciderli, mostrando serenità nel farlo.
Stranamente si è mostrata compassionevole nei confronti di Nezuko che inizialmente si era offerta di uccidere senza farle provare dolore ma che dopo aver ascoltato la storia della ragazza e del fratello ha scelto di risparmiare.
Si sacrifica per battere la Luna Crescente Doma, consumando enormi dosi di glicine per poi avvelenarlo dopo esserne stata assorbita.
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