Avatar 2: La via dell'acqua sarà proiettato nei nostri cinema dal 14 dicembre. Funge da secondo capitolo di quella che diventerà una saga iniziata nel 2009 e che dovrebbe essere composta da cinque film, anche se James Cameron vuole andarci coi piedi di piombo come ha spiegato in una recente intervista rilasciata a Total Film.
Avatar 3 sarà l'ultimo film della saga?
Alla rivista Total Film, James Cameron ha parlato del futuro della saga di Avatar. Dopo il primo film uscito nel 2009 (proiettato nuovamente nei cinema quest'anno), tredici anni dopo arriva il sequel della pellicola campione di incassi. Secondo quanto afferma il magazine, sembra che anche il regista sia molto cauto al riguardo della realizzazione dei molteplici film che aveva annunciato.
Oggi siamo in un mondo diverso da quello in cui eravamo quando ho scritto questa roba. È il doppio smacco: la pandemia e lo streaming. O, al contrario, alle persone potrebbe essere ricordato com'è andare a vedere un film al cinema. Questo film ha chiaramente quell'effetto. La domanda è: a quante persone frega ancora?
Si potrebbe interpretare questo tipo di affermazione per una forma di promozione tramite provocazione. Come se James Cameron non pensasse davvero che alla gente non importi più del suo film e di andare al cinema, ma che lo dica per spingerli a farlo per dimostrare che si sbaglia. Il resto delle dichiarazioni del regista di Titanic a Total Film mostra, però, che non si tratta solo di provocazione: dubita davvero del successo del suo nuovo lavoro.
I dubbi di James Cameron
Anche se Avatar 3, 4 e 5 sono già pianificati dalla Disney per i prossimi anni, Cameron sembra, quindi, meno fiducioso dell'azienda. Sebbene sia sicuro portare al cinema Avatar 3, indipendentemente dal successo di Avatar 2: La via dell'acqua chiarisce che i sequel dipendono fortemente dai numeri generati da questo nuovo capitolo.
Ci sono alcuni elementi che ho preso da La via dell'acqua che spero di incorporare nel terzo film. (...) Sono film terribilmente costosi. Era un progetto piuttosto rischioso dal punto di vista economico realizzare un film così costoso prima della pandemia. A questo punto non ci resta che avviarlo e vedere cosa succede. Ma quello che so in questo momento è che stiamo offrendo tre ore di un'esperienza piuttosto folle.
Il regista, dunque, teme che il terzo capitolo possa essere l'ultimo. Ricordiamo che Cameron aveva messo in dubbio la sua presenza per i film seguenti. In una dichiarazione lo scorso luglio, infatti, spiegò che non sapeva se avrebbe continuato a dirigere i film di Avatar dopo il terzo o quarto capitolo.
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