Cannes 2022 si schiera e prende posizione. Nel corso della cerimonia di apertura della 75° edizione del Festival al Grand Théâtre Lumière del Palais des festivals è intervenuto in collegamento Volodymyr Zelensky. Introdotto a sorpresa dall'attrice Virginie Efira, il premier ucraino ha chiamato alle armi tutti i registi presenti e ha chiesto al mondo del cinema di "non restare muto", citando persino Il grande dittatore di Charlie Chaplin.
Zelensky, Cannes in standing ovation per il premier
Da attore consumato, Zelensky ha detto che "l'odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno" e che l'Ucraina e l'occidente intero è "in guerra per la libertà: noi non abbiamo altra scelta, continueremo a combattere". Forte dell'esperienza di Servant of the People, il presidente dell'ex repubblica sovietica ha aggiunto che "serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto" e di essere sicuro che "il dittatore perderà", con chiaro ed evidente riferimento a Vladimir Putin.
Preso dal furore del suo discorso, Zelensky ha chiuso con un'altra citazione, apparsa abbastanza inappropriata: "Mi piace l'odore del napalm al mattino", la frase cult del colonnello Kilgore di Robert Duvall in Apocalypse Now di Coppola.
A quel punto il premier ha rivolto una domanda chiara e netta al pubblico presente: "Il cinema starà zitto o parlerà? Il cinema può stare fuori da questo?". Il Festival ha già risposto schierandosi apertamente. Facendo cambiare (su richiesta dell'istituto ucraino di cultura) il titolo originario del film d'apertura di Michel Hazanavicius (da Z (comme Z) a Coupez!, per non richiamare la Z bellica russa) e includendo in Concorso Tchaikovsky's Wife del dissidente anti-putiniano Kirill Serebrennikov, il documentario Mariupolis 2 di Mantas Kvedaravičius (ultimo film girato dal regista lituano prima di essere ucciso a Mariupol) nel Fuori Concorso, il nuovo doc di Sergei Loznitsa The Natural History of Destruction negli Special Screenings e l'esordio del giovane Maksim Nakonechnyi, Butterfly Vision, selezionato per Un Certain Regard.
Cannes 2022, Zelensky tra Lindon e Whitaker
Sono stati molto più pacati gli interventi del Presidente di Giuria Vincent Lindon e della Palma d'oro alla carriera Forest Whitaker. L'attore francese ha ricordato che Cannes fu fondato per reagire al fascismo e ha ammesso che "i tormenti del mondo che sanguina, soffre, brucia... in Ucraina, ma anche nelle dimenticate guerre nello Yemen e nel Darfur, mi tormentano la coscienza".
L'attore statunitense, attivo con la sua onlus nel Sudan del Sud scosso da una guerra civile durata dieci anni sulle macerie lasciate dal colonialismo britannico, ha dichiarato che "ci vorrà molto tempo per superare i traumi degli ultimi anni, della pandemia e della guerra in corso" e che soltanto il cinema "ci aiuta a dare un senso a questo mondo".
La diretta di France Tv dall'apertura di Cannes 2022 è disponibile sul canale YouTube del Festival.
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