Cetto La Qualunque è tornato e lo ha fatto in grande stile, diventando re. A distanza di sette anni da Tutto tutto niente niente, Antonio Albanese è tornato a vestire i panni di uno dei suoi personaggi più popolari con Cetto c’è, senzadubbiamente, il film che chiude la cosiddetta trilogia d'u Pilu. Qualunquemente, la pellicola che aveva aperto la trilogia, era stato un vero e proprio successo, aveva saputo divertire e conquistare milioni di italiani. Tutto tutto niente niente, arrivato nei cinema un anno dopo sulla scia del precedente film, aveva invece deluso le aspettative: aveva divertito ma mai veramente entusiasmato, per via anche di un eccesso nelle caricature. Con Cetto c’è, senzadubbiamente si torna invece a ridere: certo, le battute in molti casi sono simili a quelle dei precedenti film ma la trama regge, scorre via senza forzature e le gag si inseriscono bene in questo contesto.
Cetto c'è, senzadubbiamente: la trama del film
La trama di Cetto c’è, senzadubbiamente non è perfetta, presenta alcuni buchi e ha alcune lacune ma, come detto in precedenza, si sposa comunque bene con un film di questo genere. All’inizio della pellicola vediamo Cetto La Qualunque in Germania con la sua nuova famiglia (la bella moglie Petra e la figlia) e l’inseparabile amico Pino: ha lasciato la politica e l’Italia e ha ora iniziato una nuova vita.
Una sera, però, viene informato delle precarie condizioni di salute della zia e fa così ritorno a Marina di Sopra (di cui nel frattempo il figlio Melo è diventato sindaco) dove scopre di essere il figlio illegittimo del principe Buffo di Calabria: da quel momento in poi, aiutato dal conte Venanzio, da Pino e da tutti gli altri suoi storici amici, comincia il suo personale percorso per diventare re. Nel corso della storia non mancano poi le sorprese e nemmeno i personaggi storici presenti anche nei precedenti due figli, come il figlio di Cetto, Melo, e l’ormai ex moglie Carmen.
Cetto c'è, senzadubbiamente: Antonio Albanese fantastico, Nicola Rignanese non è da meno
Ovviamente la satira politica e sui vizi degli italiani è al centro anche di Cetto c’è, senzadubbiamente, pur essendo però meno marcata rispetto al primo capitolo della saga, Qualunquemente. Il giudizio complessivo non può comunque che essere positivo. Il personaggio di Cetto La Qualunque funziona, divertire ed è diventato ormai un’icona.
Così come quello del suo amico Pino, spalla comica fondamentale per la riuscita di tutti e tre film della trilogia d'u Pilu. E’ un personaggio, quest’ultimo, che non va sottovalutato: rafforza la vena comica dell’intera pellicola e quella del protagonista principale. Per questo motivo è giusto sottolineare anche il grande lavoro di Nicola Rignanese nell’interpretare Pino.
Non si può poi non lodare Antonio Albanese, per l’ennesima straordinaria interpretazione di quello che è uno dei suoi personaggi più celebri (se non addirittura proprio il più famoso). Nel cast di Cetto c'è, senzadubbiamente troviamo poi Caterina Shulha e Gianfelice Imparato: la prima nei panni di Petra (la moglie tedesca di Cetto), il secondo in quelli di del conte Venanzio. Entrambi questi attori, per le loro prove, meritano una citazione.
Cetto c'è, senzadubbiamente: un film che vi consigliamo di vedere
In conclusione, Cetto c’è, senzadubbiamente è un film che vi consigliamo di vedere. Una commedia ben girata e ben interpretata capace di strapparvi più di qualche risata e di farvi trascorrere un'ora e mezza di spenzieratezza e divertimento. Anche se siete tra coloro che sono rimasti delusi da Tutto tutto niente niente, non abbiate timore di scegliere questo film: questa volta rimarrete felicemente soddisfatti di ciò che vedrete e finirete anche per dispiacervi per il fatto che questo (salvo cambi di programma da parte di Antonio Albanese) è l’ultimo film con protagonista Cetto La Qualunque. Ormai ci eravamo abituati a vederlo di tanto in tanto sul grande schermo.
Voto: 6,5
Frase
“La democrazia non può garantire più niente. Un re sì”
Fonte foto di copertina e fonte foto interna: https://www.facebook.com/visionfilmdistribution/
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