Dopo aver conquistato tre Golden Globes, C'era una volta a... Hollywood trionfa anche ai Critics' Choice Awards. Il film di Quentin Tarantino è il miglior film del 2019 per i critici statunitensi della Broadcast Film Critics Association (BFCA), che hanno assegnato i loro premi nella 25esima edizione dei riconoscimenti, la cui cerimonia si è tenuta a Los Angeles. I Critics' Choice Awards ottenuti da C'era una volta sono quattro: oltre a quello come miglior film, sono stati premiati anche Brad Pitt (miglior attore non protagonista), Tarantino (migliore sceneggiatura originale) e Barbara Ling e Nancy Haighbest (migliore scenografia).
Critics Choice Awards 2020: vincitori Phoenix e Zellweger
Joaquin Phoenix e Renée Zellweger confermano le previsioni della vigilia e mettono una seria ipoteca per gli Oscar: sono loro, rispettivamente per Joker e Judy, i migliori attori protagonisti. Miglior attrice non protagonista è invece Laura Dern per Storia di un matrimonio (Marriage Story) di Noah Baumbach. Roman Griffin Davis, il piccolo protagonista di Jojo Rabbit di Taika Waititi (nelle sale italiane dal 23 gennaio), è stato premiato come miglior giovane attore, mentre gli attori di The Irishman di Martin Scorsese vincono come miglior cast.
Il premio per la regia è stato un ex aequo: la statuetta è stata condivisa da Sam Mendes per 1917 (il war movie, al cinema in Italia dal 23 gennaio, vince anche per la migliore fotografia di Roger Deakins e il miglior montaggio di Lee Smith) e dal coreano Bong Joon Ho per Parasite, che vince anche come miglior film straniero e si avvia a diventare una mini-serie TV per HBO. Il miglior adattamento di sceneggiatura è quello di Greta Gerwig per Piccole donne, che al primo weekend nelle sale italiane ha incassato 1 milione 597mila euro (dati Cinetel).
Nelle altre categorie, Avengers: Endgame vince per i migliori effetti visivi e come miglior action, Toy Story 4 come miglior animazione, Dolemite Is My Name come miglior commedia e Noi (Us) come miglior horror.
Critics Choice Awards 2020, serie migliori Succession e Fleabag
Nel settore televisivo, è Succession la migliore serie TV drammatica del 2019. La black dramedy creata da Jesse Armstrong conquista pure il premio per il miglior attore, andato a Jeremy Strong. Sul fronte comedy, vince Fleabag: una delle serie di cui più si è parlato nell'anno appena trascorso porta a casa le statuette anche per la migliore attrice (Phoebe Waller-Bridge) e il miglior attore non protagonista (Andrew Scott).
Watchmen strappa due premi con Regina King e Jean Smart, rispettivamente come miglior attrice protagonista e non protagonista in una serie drammatica, mentre il miglior attore in una serie comedy è Bill Hader per Barry. When They See Us, lo show di Ava DuVernay sulla storia vera dei Cinque di Central Park, è la migliore mini-serie del 2019 (e Jharrel Jerome il miglior attore in una mini-serie; la miglior attrice è Michelle Williams per Fosse/Verdon); El Camino: Il film di Breaking Bad è il migliore TV movie e BoJack Horseman la migliore serie animata. Resta a bocca asciutta l'acclamata Chernobyl, che vince soltanto il premio per il miglior attore non protagonista, andato a Stellan Skarsgård.
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