Jonathan Levine dietro la macchina da presa e l'uscita al cinema prevista per il 2024. Sono le anticipazioni che Lionsgate ha diffuso in vista del mercato del Festival di Cannes, durante il quale cominceranno le vendite internazionali di Dirty Dancing, uno dei sequel più attesi e discussi degli ultimi tempi. Dimenticato il reboot televisivo del 2017 con Abigail Breslin e Colt Prattes, il cult degli anni '80 sta per tornare davvero con la protagonista originale Jennifer Grey (oggi 62enne) e il regista di film come Non succede, ma se succede..., 50 e 50 e Fa' la cosa sbagliata.
Dirty Dancing, sequel con Jennifer Grey uscirà nel 2024
Lionsgate fa sapere che le riprese inizieranno entro la fine del 2022 e andranno avanti per il 2023 affinché Dirty Dancing sia pronto per il 2024. Jennifer Grey tornerà ad essere Frances "Baby" Houseman mentre si cerca il successore del compianto Patrick Swayze, scomparso nel 2009 per un cancro al pancreas.
Della trama si sa ancora poco o nulla. L'unico dettaglio trapelato è che si tornerà al villaggio turistico del signor Kellerman nelle Catskill Mountains. La sceneggiatura è di Elizabeth Chomko e dello stesso Levine, che in una nota non nasconde tutto il suo entusiasmo per essere entrato a far parte di questo progetto.
Dirty Dancing è sempre stato uno dei miei film preferiti, non avrei mai immaginato di dirigerne il sequel. Scrivendo la sceneggiatura, mi sono innamorato dei personaggi (nuovi e vecchi), del mondo delle Catskills di New York degli anni '90 e della musica, che spazierà dalle canzoni del film originale all'hip-hop degli anni '90. Non vedo l'ora di collaborare con Jennifer per portare questa bella storia estiva d'amore e di ballo ad una nuova generazione di fan. E a quelli di vecchia data, prometto che non rovineremo la vostra infanzia. Affronteremo questo compito con raffinatezza, ambizione e, soprattutto, amore.
Dirty Dancing, Jennifer Grey torna in pista nel sequel
"Nessun può mettere Baby in un angolo" è una delle battute più famose del film e il titolo, Out of the Corner, che la Grey ha dato alla sua autobiografia. Del sequel, oltre che protagonista, l'attrice sarà anche produttrice esecutiva e collaboratrice al soggetto.
Stiamo già lavorando da un paio di anni alla sceneggiatura. Non vogliamo replicare quella esperienza per i ragazzi e per un nuovo pubblico, ma vogliamo dargliene una altrettanto importante. Dirty Dancing era una favola, un film di successo che usava il ballo come metafora per mostrare l'energia e la possibilità di uscire da un sistema predefinito di valori e classi.
Erin Westerman, la capo di produzione di Lionsgate, è assolutamente convinta della bontà dell'operazione e dell'assunzione di Levine per il delicato ruolo di regista. L'originale del 1987, capace di incassare 214 milioni di dollari in tutto il mondo e di vendere più di un milione di copie in home video, venne diretto da Emile Ardolino, scomparso nel 1993 a soli 50 anni per complicazioni da Aids.
Dirty Dancing è più di un film: è un punto di riferimento culturale che continua ad essere un rito di passaggio. Mentre ci avviciniamo al prossimo capitolo, sapevamo di dover onorare la profondità, l'attualità e il calore dell'originale. Siamo stati fortunati ad avere Jennifer come guida e siamo entusiasti di avere Jonathan al suo fianco al timone, perché tutto ciò che fa è strutturato e romantico: ci fa sempre venire la pelle d'oca.
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