Il record di contagi da Covid (oltre 7,45 milioni) e l'elevato numero di vittime del virus negli Stati Uniti (i morti hanno superato quota 210mila secondo i numeri dell'università Johns Hopkins) hanno spinto le major di Hollywood a cambiare per l'ennesima volta il calendario delle uscite. Warner Bros. ha comunicato le nuove date di molti dei suoi blockbuster e a giudicare da quanto emerge ci vorrà ancora parecchio tempo prima che gli spettatori (se mai rimetteranno piede in una sala) possano ammirare sul grande schermo alcuni dei titoli più attesi della stagione.
Dune, uscita rimandata all'1 ottobre 2021
È stato il magazine Deadline a segnalare questo cambio di strategia. La prima "vittima" è Dune, il kolossal fantascientifico di Denis Villeneuve basato sulla saga scritta da Frank Herbert. Atteso per il dicembre del 2020, il film è stato posticipato all'1 ottobre 2021.
Questa data era già occupata da The Batman, il film di Matt Reeves sul Cavaliere Oscuro con Robert Pattinson. Ora il cinecomic, che ha da poco riavviato le riprese dopo la guarigione dal coronavirus di Pattinson, è stato spostato al 4 marzo 2022.
La situazione è complicata pure per The Matrix 4. Il quarto capitolo del franchise delle sorelle Wachowski, che vede il ritorno di Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss accanto a new entry come Yahya Abdul-Mateen II (Morpheus), Jonahtan Groff, Neil Patrick Harris e Jessica Henwick, è fissato al 22 dicembre 2021.
The Matrix 4 fa slittare l'arrivo in sala di Black Adam: lo spin-off di Shazam! con l'antieroe interpretato da Dwayne Johnson era previsto il 22 dicembre 2021 ma a questo punto finirà direttamente al 2022.
Quanto al sequel, Shazam! - Fury of the Gods, ora l'uscita del film di David F. Sandberg è fissata per l'estate del 2023.
Warner Bros, film in uscita battono in ritirata
Sulla stessa linea si muovono The Flash, il film di Andy Muschietti con Ezra Miller nel costume dell'uomo più veloce dell'universo, che viene posticipato dal 3 giugno 2022 al 4 novembre 2022, e Minecraft, il film basato sul famoso videogame che slitta al 2023, se non oltre.
Insomma, nonostante i cinema abbiano riaperto in diversi paesi del mondo, il box-office è in profonda crisi e l'annata si chiuderà in maniera incredibilmente povera.
Ora il vero rischio è che sia le piccole sale che i multiplex possano definitivamente scomparire: è notizia recente che Cineworld, la seconda catena al mondo, ha deciso di chiudere 127 sale nel Regno Unito e 536 negli Stati Uniti perché "mancano i film".
La decisione è arrivata in seguito al rinvio di No Time to Die, il nuovo film della saga di James Bond posticipato al 2021. Ma nel frattempo, 45mila dipendenti britannici e statunitensi si ritroveranno dall'oggi al domani senza lavoro.
Fonte foto: Warner Bros.
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