Si intitola E.T. L'extraterrestre ed è un film di fantascienza, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 3 dicembre 1982, diretto da Steven Spielberg e che verrà trasmesso mercoledì 29 aprile 2020 in prima serata alle ore 21.30 su Italia 1. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.
E.T. L'extraterrestre: il cast
Nel cast del film E.T. L'extraterrestre, troviamo la presenza dei seguenti attori: Henry Thomas, Dee Wallace-Stone, Peter Coyote, Robert MacNaughton, Drew Barrymore, K.C. Martel, Sean Frye, C. Thomas Howell, David M. O'Dell, Richard Swingler, Frank Toth, Erika Eleniak.
E.T. L'extraterrestre: la trama
Lasciata alle spalle dal suo gruppo di visitatori segreti, un'entità extraterrestre innocua viene bloccata sulla Terra, circondata da un ambiente intimidatorio strano e sconosciuto.
Solo e impaurito, l'essere abbandonato è fortunato a essere scoperto dal ragazzo di dieci anni, Elliott, che, dopo lo shock iniziale, decide di accoglierlo e gli dà un nome: E.T.
A poco a poco, si formerà un legame - e, mentre il nostro ospitale pianeta blu diventa una prigione piena di pericoli e agenti governativi - Elliott e il suo team di soccorritori devono agire velocemente per trovare un modo di riunire lo straordinario ospite intergalattico con la sua famiglia ultraterrena, anche se ciò significa che Elliott perderà un amico inaspettato, ma caro.
E.T. L'extraterrestre: qualche curiosità sul film
Gran parte del film è stato girato ad altezza bambino, al fine di fornire allo spettatore il punto di vista di Elliot. Fu Carlo Rambaldi a realizzare il pianeta di E.T.
Un lavoro encomiabile il suo che gli valse tre Oscar per i Migliori effetti speciali. Vediamo la sua firma anche dietro ad altri capolavori della cinematografia, come Alien e King Kong.
Per quanto riguarda la realizzazione dell’alieno, fu realizzato un pupazzo con 87 punti di movimento, 10 dei quali fissati sulla faccia. In alcune sequenze, questo bambolotto fu sostituito da due attori nani.
Pe costruire il volto dell’extraterrestre, Rambaldi rivelò che si è ispirato al muso di un cane, precisamente del Carlino, ma anche alle fattezze del poeta Carl Sandburg e di Albert Einstein.
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