Se fino a poco tempo fa aveste sentito dire di un film “sembra un videogioco” forse avreste storto la bocca, percependo la recensione negativa, e quasi sicuramente avreste cambiato la vostra scelta. Si diceva così per quelle pellicole in cui tutto avveniva al momento giusto, la pallottola schivata proprio all’ultimo secondo, la curva decisiva, il salvataggio da tutto per tutto. E così per le grafiche, i ritmi, l’impostazione stessa della trama.
Oggi, però, il mondo è cambiato. Quello del cinema come quello dei videogiochi, due universi che si interscambiano e si passano informazioni, tecniche, personaggi, argomenti, ambientazioni. Sempre più spesso, infatti, le principali case di produzione di videogiochi guardano ai film e alle serie tv di successo per creare giochi a loro ispirati.
Una formula vincente, visto che il successo di questi titoli non è per forza legato all’opera da cui derivano. Infatti molti utenti che non conoscono la serie finiscono per amare il videogioco, oppure gente che non ha mai preso in mano una consolle rimane attaccata allo schermo per vedere una pellicola tratta da un gioco per la Play Station.
La saga di Star Wars ha sbancato anche nel formato game
Tra le opere che hanno generato maggior successo, nel cinema ovviamente ma anche nel versante cinematografico, è senza dubbio Stars Wars. George Lucas infatti ci aveva visto lungo lanciando nel 1977 un franchising globale: dai pupazzi ai vestiti, dai portachiavi alle bibite, passando ovviamente per i videogiochi. Che sono più di 50. Che siano per il computer o per la Sony, per il Nintendo o per qualsiasi altra piattaforma, le Guerre Stellari hanno sbancato anche nel formato game.
È proprio la serie fantascientifica a stuzzicare l’inventiva di programmatori e registi. Non a caso Alien, film di Ridley Scott del 1979 che ha registrato altri 3 sequel, ha fatto nascere una serie clamorosa di videogiochi. I primi, negli anni 80, addirittura per l’Atari 2600 e Commodore 64, i nonni della Play Station, che oggi, nella sua versione PS4, permette di giocare ad Alien Isolation.
Le molteplici trasformazioni dei capolavori di Tolkien
Restando in territorio immaginario, ma spostandoci sulla Terra di Mezzo, non possiamo non citare il Signore degli Anelli e la sua opera sorella minore Lo Hobbit. I capolavori di Tolkien, finiti sullo grande schermo nel 2000, hanno visto un prolificarsi di supporti e declinazioni. Addirittura casinò games, oltre ovviamente PS2 e Xbox. Il videogioco uscito più di recente è stato “La terra di mezzo: l’ombra di Mordor”, disponibile oggi per PS4, PC e Xbox One, così come “Back to the Future: The game”, videogioco tratto dal Ritorno al Futuro del 1985, con Michael J Fox e i suoi viaggi nel tempo. A bordo della storica DeLorean potrete continuare a passare di epoca in epoca affianco al grande Doc.
Infine, visto che siamo in tema con l’uscita della nuova stagione, l’ultimo grande prodotto dei videogiochi ispirati alle serie tv è Game of Thrones, uscito nel 2014 per Xbox e PS3. Nella consolle però oltre a scegliere il giocatore si può stravolgere la storia e cambiare il destino di tutti gli eroi. Un qualcosa che la televisione, da sola, di certo non può fare.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV