È in corso una curiosa lite a distanza tra Gabriele Salvatores e Luca Barbareschi. A cominciarla è il regista nel corso della presentazione avvenuta alla Feltrinelli di Napoli per promuovere l'uscita di Lasciateci perdere, la sua autobiografia sotto forma di intervista (il titolo è quello provvisorio di Mediterraneo) appena pubblicata da Rizzoli. Nato nel capoluogo campano ma cresciuto a Milano, Salvatores è stato il co-fondatore del Teatro dell'Elfo prima di diventare regista di film di successo come Marrakech Express, Turné e appunto Mediterraneo, che nel 1992 ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero.
Gabriele Salvatores Luca Barbareschi: che sta succedendo?
Parlando dell'esperienza all'Elfo, Salvatores ricorda che tra gli attori del teatro c'era "un signore che si chiamava Luca Barbareschi, credo che faccia l'attore e regista ora? Oltre a fare altre cose, per esempio è abilissimo a muoversi nei meandri dei ministeri che assegnano le sovvenzioni. Mi dispiace, ma superata una certa età posso dire tutto".
Durante un nostro spettacolo, molto seguito, si rompe la gamba. Prima di andare in scena, era un musical, quindi doveva ballare, pretende di far dire al microfono, che recitava con la gamba ingessata. Ovviamente allora eravamo tutti sconosciuti, quindi le attenzioni del pubblico si concentrano su di lui. Dopo qualche anno, lavoriamo a Comedians, dove recitavano attori molto più scafati di noi: quindi i giovani Paolo Rossi, Claudio Bisio, Antonio Catania etc. Bisio si infortuna, una semplice storta, ma pretende, visto il precedente con Barbareschi, di far annunciare che c'era un attore che avrebbe recitato, nonostante la caviglia slogata. Il problema è che in scena entrarono, per dispetto, tutti zoppicando.
Chiamato direttamente in causa, Barbareschi risponde per le rime via social. "Leggo con dispiacere la tua intervista, non avevi alcun bisogno di spargere il tuo veleno se non per dare visibilità al libro che cerchi di vendere", scrive l'attore.
Presente nel cast del suo esordio Sogno di una notte d'estate, Barbareschi rivela che quelli dell'Elfo di Milano chiamavano Salvatores "lupo Ezechiele ladro di idee e povero di amore". All'epoca lui, Claudio Bisio, Giuseppe Cederna, Elio De Capitani e gli altri "eravamo tutti ragazzi molto allegri". "Io nel frattempo sono andato avanti con le mie gambe mentre tu hai usato tutto e tutti per la tua carriera", tuona Barbareschi.
Luca Barbareschi risponde per le rime a Gabriele Salvatores
Come promesso nel post, Barbareschi pubblica poi un video sul suo profilo Facebook in cui fa a pezzi Salvatores svelando numerosi retroscena. L'attore spiega che il regista ha ormai una "identità confusa", "fa finta di essere napoletano" e ricorda quando erano "senza una lira" ma grazie al supporto dei socialisti e ai soldi di politici come Martelli e Tognoli riuscirono a realizzare i loro progetti.
Proprio alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1983 Salvatores arrivò "con la raccomandazione dei socialisti". Quell'anno Barbareschi era nel cast di Summertime di Massimo Mazzucco e fu lui a presentargli Enzo Monteleone, l'autore della sceneggiatura di Mediterraneo, un film a cui venne fatto vincere l'Oscar "per ragioni puramente politiche" a scapito di Lanterne rosse di Zhang Yimou.
Barbareschi rinfresca la memoria di Salvatores ricordandogli che nel post Tangentopoli, si è "dimenticato" anche di esser stato socialista. Quanto alla caccia di fondi tra i ministeri, l'attore e regista non ne fa mistero ma rivendica che "quello che conta è quello che fai e qui all'Eliseo abbiamo fatto tanto".
Non so cosa ti abbia preso per dire una tale cazzata. È totalmente gratuito e mi spiace, sai perché? Perché mi ricordo un Gabriele in barca a vela, quando mi chiedevi di fare le vacanze con te, cantavamo e sognavamo di fare cose belle insieme, come un musical sui Beatles.
Quel tempo è ormai passato e Salvatores per Barbareschi non è che "il vecchio lupo Ezechiele che non hai mai guardato negli occhi nessuno e ha finito per rimanere solo a mordersi la coda".
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