Ogni anno il 13 agosto si celebra la Giornata internazionale dei mancini, lanciata nel 1992 dal Left Handers Club. Ad oggi si stima, almeno secondo i numeri di una ricerca pubblicata sul Psychological Bulletin, che i mancini nel mondo siano circa 800 milioni. In pratica, uno su dieci. La ricorrenza, nata nel mondo anglosassone per festeggiare questo 10% della popolazione, è un evento che vuole far aumentare la consapevolezza sui vantaggi e gli inconvenienti del mancinismo.
Giornata internazionale dei mancini, 5 film da vedere
In occasione dell'International Lefthanders Day, ecco 5 film da vedere pensando al motto "Lefties Will Rule the World". Perché insieme ai noti Carlo Magno e Giulio Cesare, Leonardo da Vinci e Albert Einstein, Wolfgang Amadeus Mozart e Jimi Hendrix, ci sono anche tantissimi attori e attrici mancini che hanno lasciato un segno, e registi che hanno saputo sfruttare al meglio il loro mondo "al contrario".
Intrigo internazionale
Il mancino può avere un significato sottile nel differenziare e caratterizzare un personaggio sullo schermo e Alfred Hitchcock lo sapeva molto bene. Quando deve scegliere i due protagonisti del suo North by Northwest, opta per Cary Grant ed Eva Marie Saint proprio perché mancini. Si nota quando lui si rade nel bagno del deposito ferroviario di LaSalle Street a Chicago e quando lei annota l'indirizzo dove si svolgerà l'asta d'arte. Insieme, si vede nella scena del treno quando lui impugna il fiammifero con la sinistra e le accende la sigaretta che lei tiene sempre con la sinistra. Hitchcock aveva una vera predilezione per i mancini: Kim Novak in La donna che visse due volte è mancina, così come Tippi Hedren in Marnie e Gli uccelli ed Anthony Perkins in Psycho. Soltanto come Norman Bates però, perché nella famosa scena della doccia la "madre" impugna il coltello con la destra.
Furia selvaggia - Billy Kid
Billy the Kid ha avuto la meglio su così tanti avversari perché era un mancino? Non è dato saperlo. Secondo molte fonti, il leggendario fuorilegge è passato alla storia come pistolero sinistro erroneamente perché l'unico ferrotipo che lo ritrae, arma impugnata nella mano, venne stampato alla rovescia. Gli esperti ritengono che il suo Winchester modello 1873 aveva in realtà la finestra di caricamento sul lato sinistro. Poco importa perché ormai Arthur Penn ha chiamato il suo celebre western con Paul Newman proprio The Left Handed Gun. Se n'è ricordato anche Enzo Barboni quando ha ribattezzato Trinità "la mano sinistra del diavolo".
Toro scatenato
Robert De Niro è mancino. Per diventare Jake LaMotta fornendo al capolavoro di Martin Scorsese una delle più incredibili ed intense prove attoriali nella storia del cinema, non ha dovuto soltanto ingrassare 30 chili, dimagrirne altrettanti e sottoporsi ad una ricostruzione muscolare che gli desse il fisico di un pugile. De Niro ha imparato a "picchiare" col destro: quando LaMotta butta giù il grande Sugar Ray Robinson, sconfitto per la prima volta dopo quaranta incontri, lo stende con un gancio sinistro al mento che arriva soltanto dopo un destro decisivo al fegato.
The Hours
Prima di girare l'adattamento del romanzo Le ore di Michael Cunningham, la mancina Nicole Kidman fa un duro allenamento per imparare ad usare la mano destra perché era quella la manualità di Virginia Woolf, intenta a scrivere La signora Dalloway. Si dice che l'attrice australiana, all'epoca ancora sposata con Tom Cruise, abbia preso lezioni proprio dal marito, uno zelante mancino.
Southpaw - L'ultima sfida
Nel dramma sportivo di Antoine Fuqua, il campione del mondo dei pesi welter Billy "The Great" Hope, interpretato da Jake Gyllenhaal, è come la Katniss Everdeen di Hunger Games: ha un sinistro potente e micidiale. Non si vede (il mancino della sua mano è sempre coperto dal guantone o dall'inchiostro dei tatuaggi) ma gli avversari lo sentono eccome, specie quando tenta di rialzarsi dai KO che gli ha inferto la vita. Un "southpaw" è, appunto, un pugile mancino.
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