Criminali i cui soprannomi sono nomi di città: prima che in Hotel Artemis, dove li avevamo già visti? La risposta è semplice, anche per chi non è propriamente un fan di serie TV: La Casa di Carta. Stavolta non ci sono Tokyo, Berlino, Nairobi, Rio, Denver, Mosca, Stoccolma, Oslo, Helsinki e gli altri, ma abbiamo i vari Waikiki (come il celebre quartiere di Honolulu), Nizza, Honolulu (che guarda caso è il fratello di Waikiki), Acapulco e Niagara. Se nella celebre serie TV spagnola i soprannomi sono stati decisi dai membri della banda di rapinatori durante la prima riunione con il Professore, nel film di Drew Pearce sono invece assegnati dalla responsabile della struttura che accoglie tutti i peggiori criminali di Los Angeles una volta che i vari ospiti entrano nell’albergo, che in realtà non è un albergo. L’Hotel Artemis che da il titolo alla pellicola è infatti una sorta di modernissimo e ultra-tecnologico ospedale esclusivamente per ladri, assassini, truffatori e ogni altra sorte di criminale gestito dall’infermiera Jean Thomas e da una sorta di guardia del corpo personale che, per la sua prestazione fisica, è chiamato Everest. Almeno lui non ha il nome di una città.
Hoterl Artemis: poche idee e confuse
Se è vero che i protagonisti di Hotel Artemis sono una banda di criminali con i nomi delle città come soprannomi, come ne La Casa di Carta, è anche vero che la storia è completamente differente da quella della serie TV: è ambientata in un futuro distopico, nella Los Angeles del 2028, dove le leggi sono ben diverse da quelle attuali.
Hotel Artemis è il film che ha segnato il debutto alla regia di Drew Pearce, che per una volta non si è limitato solamente a scrivere la sceneggiatura di una pellicola, ma l’ha girata in prima persona: il risultato finale, però, non è stato soddisfacente.
Hotel Artemis è un film che non riesce ad appassionare fino in fondo gli spettatori e non è solo un problema di inesperienza dietro la macchina da presa da parte del regista, anche la sceneggiatura, che dovrebbe essere il punto dell’opera soprattutto per chi ne ha scritte parecchie (tra l’altro pure di film anche di successo come Iron Man 3 o Mission: Impossible - Rogue Nation), risulta debole e banale. Mancano i colpi di scena, i momenti di vera suspense, i personaggi non affascinano e i loro legami non vengano approfonditi come meriterebbero.
Hotel Artemis, il cast: nemmeno Jodie Foster riesce a brillare
In Hotel Artemis sono poche le cose che funzionano per davvero, lo si capisce anche dal fatto che persino un’attrice del calibro di Jodie Foster (capace, tra l’altro, di vincere nella sua carriera ben due Premi Oscar) non riesce a convincere nei panni della protagonista Jean Thomas, non sembra essere a suo agio in questo film.
E anche gli altri protagonisti, da Sterling K. Brown a Sofia Boutella, passando per Jeff Goldblum, Charlie Day e Dave Bautista danno la stessa impressioni di non riuscire a entrare veramente in simbiosi con i personaggi che interpretano. Questo non può che essere un altro punto a sfavore per il film di Drew Pearce. Un vero peccato considerate le qualità degli attori presenti (basta rileggere i nomi per rendersene conto).
Hoterl Artemis: un film che non vi consigliamo di vedere
In conclusione, Hotel Artemis non è un film che vi consigliamo di vedere. Ci sono sì azione e sparatorie in abbondanza, ma manca tutto il contorno che dovrebbe fare la differenza rispetto a tante altre pellicole dello stesso genere. Se invece non avete molte pretese e vi accontentate di vedere un film per nulla impegnative, nella quale ci sia però un po’ di movimento, allora potreste comunque apprezzare Hotel Artemis. Ma vi avvertiamo: di pellicole dello stesso genere, in giro, se ne trovano di migliori.
Voto: 5
Frase
"Pronto, come posso aiutarti?
"Sì, mi sono rimaste due stanze"
Fonte foto di copertina e fonte foto interna: https://www.facebook.com/hotelartemis/
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