Una commedia francese a prova di naso: è I profumi di Madame Walberg, il secondo lungometraggio scritto e diretto da Grégory Magne a due anni dall'esordio L'Air de rien, realizzato con Stéphane Viard. Dietro le vicissitudini e i tira e molla dell'egoista, capricciosa e geniale creatrice di fragranze Anne (Emmanuelle Devos) e di Guillaume (Grégory Montel), il suo nuovo autista nonché l'unico in grado di tenerle testa, c'è una storia vera?
I profumi di Madame Walberg: storia vera dietro il film?
No, I profumi di Madame Walberg non si basa su una storia vera: la sceneggiatura è opera della fantasia di Grégory Magne. Il regista spiega che il film è nato da "una situazione che tutti hanno già vissuto: ero in mezzo alla folla e un profumo familiare ha catturato la mia attenzione".
Il mio primo istinto è stato quello di scoprire chi lo portava. Così, per qualche istante, mi sono ritrovato a osservare le persone che mi circondavano attraverso questo prisma molto speciale. E ho cominciato a immaginare come potrebbe essere la vita quotidiana di chi ha un olfatto superiore alla media. Come questa capacità potrebbe influenzare il loro rapporto con gli altri, con quali conseguenze per la loro vita sociale ed emotiva e per il loro carattere. Tutto questo sembrava offrire il potenziale per un personaggio unico e ha posto immediatamente una sfida in termini di sceneggiatura, regia e produzione: trasformare gli odori in immagini. Così è nata Anne Walberg.
I profumi di Madame Walberg: Anne come Christine Nagel
Tuttavia, qualcosa di vero c'è nel film. Le "missioni" di Anne Walberg si rifanno a ciò che il regista aveva letto o visto sull'argomento, sui grandi "nasi" dal raffinato talento olfattivo. L'idea della grotta di cui Anne deve ricreare i profumi è spuntata dalla visione del documentario Cave of Forgotten Dreams di Werner Herzog. "Ma dovevo essere realistico e preciso sia nella terminologia che nella recitazione, così, una volta scritto il film, ho fatto leggere la sceneggiatura a diversi 'nasi' che mi hanno dato alcune indicazioni", racconta Magne.
Jean Jacques, profumiere della storica casa parigina Caron, è stato particolarmente utile. Il fatto è che questa è una professione affascinante. Ci sono solo poche centinaia di 'nasi' al mondo, molti dei quali si sono formati e lavorano in Francia. Anche se le cose stanno cambiando, le donne sono ancora poche. Una in particolare ha consigliato Emmanuelle, Christine Nagel, la rinomata profumiera di Hermès. Pur essendo molto più comunicativa di Anne Walberg, si è comunque ritrovata in molti tratti e reazioni del personaggio. Ha aperto il suo laboratorio a Emmanuelle e l'ha invitata a comporre il suo profumo, il che le ha permesso di imparare tutti i gesti e le abitudini del mestiere.
Foto: Stephanie Branchu / Satine Film
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